NAPOLI – Furto aggravato in concorso, questa l’accusa dalla quale deve difendersi il 63 napoletano, che, con due complici, è stato arrestato dai Carabinieri per aver rubato cento chilogrammi di fili elettrici, in uso ad una cabina telefonica della Telecom di via Grotta Perfetta, a Torre Marancia(Roma). Con lui sono finiti i manette anche un 40enne di Viterbo e un 4ene di Velletri, per i quali vige la medesima imputazione formulata nei confronti del “mariuolo” partenopeo. Il terzetto di manigoldi, sono stati sorpresi dai militari proprio quando pensavano di aver portato a termine con successo la loro impresa criminale. Quando gli sono piombati addosso i Carabinieri, infatti, avevano quasi ultimato le operazioni di carico della grossa matassa di fili in rame su un autocarro che avevano preso a nolo da una ditta di autonoleggio di Latina. Considerato che si era in piena flagranza di reato, per loro, non c’è stato verso alcuno per evitare le manette e la conseguente traduzione presso le camere di sicurezza della locale caserma dell’Arma, dove sono trattenuti in attesa di essere processati con rito direttissimo. In quanto alla refurtiva, interamente recuperata, sono iniziate le operazioni per riconsegnarla alla Società a cui era stata sottratta. L’autocarro, invece, sottoposto a regime di sequestro, è stato affidato, in custodia giudiziale ad una ditta di Roma.
C.S. Daniele Palazzo