PASTORANO – A Pastorano si ritorna a parlare della paradossale situazione occupazionale. Nel comune dell’Agro caleno, infatti, nonostante la presenza di tante aziende floride (l’ultimo esempio citato in queste ore è quello della Multicedi), secondo il gruppo politico di minoranza la percentuale di pastoranesi occupata sarebbe molto bassa. Di seguito il comunicato di attacco all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Diana:
Lentamente, stancamente, ma inesorabilmente anche questo inverno sta andando via portandosi dietro il NULLA prodotto dai nostri Amministratori. Generalmente per molti l’arrivo della primavera segna anche l’inizio di nuovi progetti e di rinnovate opportunità di lavorare.
Già, “per molti”, ma non certamente per i giovani di Pastorano!
Eppure chi per caso si trova ad attraversare il territorio del Comune di Pastorano ha la sensazione di attraversare un’isola felice, considerato l’enorme numero di Capannoni Industriali! Ma l’amara realtà è ben diversa perché moltissimi di questi capannoni, anche se non hanno subito per niente gli effetti della crisi economica, NON OSPITANO NEMMENO UN LAVORATORE PROVENIENTE DAL COMUNE DI PASTORANO!
Nella popolazione giovanile del nostro Comune ci sono centinaia di ragazzi laureati e diplomati che per trovare qualche opportunità sono costretti ad emigrare o ad arruolarsi, come ci sono centinaia di lavoratori con grandi professionalità e con tanta voglia di lavorare! Come mai non trovano occupazione nel “loro” comune? La verità è che i cosiddetti “imprenditori” che hanno solo occupato il nostro territorio hanno dato lavoro solo ai loro familiari e agli “amici” dei loro “amici”…. I pochissimi cittadini di Pastorano occupati presso queste aziende che fanno soldi a palate VENGONO TRATTATI COME SCHIAVI!
Di fronte a questa situazione cosa fa l’Amministrazione Comunale di Pastorano? NULLA!
Sindaco, Vicesindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di Maggioranza da moltissimi anni occupano le stanze del Municipio….ma cosa hanno prodotto per il lavoro? NIENTE!
Meditate gente, meditate…
IL PAESE CHE VORREI