“Dottrina Cuccaro”: l’ennesima vessazione ai danni dei pignataresi – Nella lettera-ultimatum sui “livelli” non è indicato il giudice competente al quale i cittadini possano presentare ricorso – Tiene banco la sottovalutazione dell’allarme mafia e camorra

“Dottrina Cuccaro”: l’ennesima vessazione ai danni dei pignataresi – Nella lettera-ultimatum sui “livelli” non è indicato il giudice competente al quale i cittadini possano presentare ricorso – Tiene banco la sottovalutazione dell’allarme mafia e camorra




PIGNATARO M. – Si allunga l’elenco delle vessazioni messe in atto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco (per fortuna uscente) Raimondo Cuccaro ai danni dei cittadini di Pignataro Maggiore. In questi giorni le persone che hanno ricevuto a mezzo lettera l’ultimatum del dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, ingegnere Antonio Manzella, in materia di “livelli” (terreni soggetti a canoni di natura enfiteutica) stanno affrontando con i loro rispettivi avvocati il rompicapo relativo alla impugnazione in sede giudiziaria, ma si sono dovuti scontrare ancora una volta con la “dottrina Cuccaro”, appunto vessatoria. Nella lettera, infatti, l’Amministrazione comunale non precisa a quale ufficio giudiziario competente i cittadini devono rivolgersi per l’impugnazione, cosa che in ogni altro Comune d’Italia – dove, immaginiamo, Raimondo Cuccaro non possa esercitare alcuna influenza e quindi non possa nominare l’ingegnere Antonio Manzella a capo dell’Ufficio tecnico – non succede. Altrove in Italia, se i cittadini ricevono una lettera con la pretesa di un pagamento da parte dell’Amministrazione comunale, vengono anche contestualmente informati con lo stesso documento quale sia l’ufficio giudiziario competente al quale inoltrare il ricorso.

È l’ennesimo schiaffo in faccia ai pignataresi, che stanno aspettando come un’autentica liberazione la fine della disastrosa Amministrazione Cuccaro e di quanti ancora lo sostengono. Tra questi ultimi, i soggetti che – mentre incassano la succosa indennità e tacciono sugli estremi colpi dell’attuale sindaco ai danni dei cittadini pignataresi – stanno intanto cercando un nuovo “posto al sole” retribuito (la famosa e famigerata “zuppa”!) in qualche altra lista dove riscoprirsi naturalmente lontani dai guasti della “dottrina Cuccaro”.

Seguiremo, ovviamente, gli sviluppi delle impugnazioni (con le spese legali pagate dai cittadini, vittime della “dottrina Cuccaro”); impugnazioni che di sicuro riguarderanno pure la mancata indicazione del giudice competente nella lettera dell’ingegnere Antonio Manzella sui “livelli”. Ma il problema principale dei “livelli” è – va sottolineato con forza – politico; come di natura politica è la mancata adozione dei regolamenti comunali in materia, con la connessa sottovalutazione dell’allarme mafia e camorra per i terreni soggetti a “livello” che con l’affrancazione rischiano di andare in maniera definitiva, a titolo di proprietà, nelle mani delle potenti e sanguinarie cosche Lubrano e Ligato. Ma neanche questo – l’allarme clan – sembra poter convincere il sindaco Raimondo Cuccaro a cambiare registro sul “caso livelli”. Allarme che però tiene banco nella società civile, sempre più sfiduciata e preoccupata e sempre più anti-Cuccaro.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

Commenta con Facebook