Calvi, il sindaco si congeda con una lettera e chiede a Lombardi di rinunciare alle spese di giudizio

Calvi, il sindaco si congeda con una lettera e chiede a Lombardi di rinunciare alle spese di giudizio

CALVI R. – In vista del cambio della guardia al Comune di Calvi Risorta, il sindaco Giovanni Marrocco si congeda con una lettera ai cittadini:

Cari cittadini,

tutti abbiamo appreso della sentenza del Consiglio di Stato, che dispone il rinnovo delle operazioni elettorali, che personalmente rispetto, per cui non mi avventurerò in critiche infantili. Ciò che conta, invece, saranno gli effetti che essa procurerà.

Oggi, che c’è bisogno di maggiore sinergia, di maggiore solidarietà per le tante difficoltà che attanagliano non solo il nostro paese, l’esito del ricorso cade come un macigno su Calvi Risorta e su tutta la popolazione che sarà maggiormente abbandonata a se stessa, oltre a dover versare con le nostre tasse la somma di euro 8.000,00 a Giovanni  Lombardi e a Rosy Caparco. Se costoro, come sbandierano ad ogni piè sospiro, hanno a cuore il bene della nostra comunità rinuncino a questi soldi, come Noi abbiamo fatto per quasi due anni di amministrazione, rinunciando alle indennità di carica, con un risparmio per la comunità di circa € 160mila.

Al nostro comune sono pervenute diverse richieste da parte di altri comuni più grandi del nostro che ricercavano funzionari tecnici, funzionari contabili, questo per dimostrare che non solo Calvi versava e versa in acque agitate, ma anche altri comuni. Questa la dice lunga sulle difficoltà che il nostro paese sta vivendo e sugli enormi sacrifici che sono stati fatti  per arrivare alla soluzione dei problemi. Problemi che alcuni vanno “sbandierando”, senza sapere che dietro tutto questo c’è un lavoro di tecnici, di funzionari e di amministratori che escono a testa alta, con onore e con dignità, per essere delle persone oneste fino in fondo. C’è chi continua ad infangare l’amministrazione Marrocco solo perché sono venuti i Noe a prendere la documentazione in merito ad una gara d’appalto. Le visite di carabinieri, finanza,  stanno invadendo molti comuni della nostra provincia, che ognuno faccia il proprio dovere, l’importante che ognuno faccia il proprio lavoro con scienza e coscienza. Ma questo, attenzione, non vuol dire sporcare l’amministrazione Marrocco.

Esco senza far rumore, ma, ribadisco, a testa alta. Non sono decaduto e non mi sono dimesso, anche nella sentenza è scritto chiaramente che comunque è stata rispettata la volontà popolare, sono dei vizi che hanno portato a tanto.

Esco con il solo rammarico di essere stato ad un passo dalla raccolta dei frutti maturati, esclusivamente a vantaggio del territorio, dopo questo lungo biennio di amministrazione, fatto di offese e gratuite denigrazioni, da parte di chi aveva forti interessi nella gestione del comune. Ma mai tutto questo ha indebolito la mia voglia di affrontare gli obblighi quotidiani, obblighi che ogni Sindaco dovrebbe sentire propri. Io e i miei Consiglieri siamo rimasti sempre gli stessi. La poltrona non ci ha cambiato la vita!

Avremmo inaugurato a breve una serie di lavori portati a termine con non pochi sacrifici:

ü    la famosa opera incompiuta del MIT, la Polivalente di Via Cales, ultimata sì, e pronta per essere utilizzata, contrariamente a quanto qualcuno ha sostenuto su manifesti e articoli;

ü    l’area PIP terminata durante il mio mandato dopo “appena” 16 anni, con annessa  Isola Ecologica, di cui, nell’ultimo Consiglio comunale, è stato approvato il regolamento;

ü    l’efficientamento energetico e i lavori di ristrutturazione della scuola media  Cales e plesso Don Milani;

ma qualcuno sta godendo che ogni cosa sarà rimandata ad una data indeterminata, prendendosene i meriti.

Chiudo ringraziando i miei Consiglieri, che, come me, hanno sempre creduto nel nostro progetto e lo hanno affrontato con dignità, con sacrificio e, soprattutto,  con onestà. Ringrazio i Dirigenti, gli impiegati e gli operai del Comune che si sono sempre dimostrati disponibili e collaborativi. Infine un ringraziamento va a chi ha avuto fiducia in me, i miei elettori, e a chi la fiducia l’ha acquisita con il tempo,  con tutti loro mi scuso se le aspettative sono rimaste deluse, ma ce l’ho messa tutta e quello che mi è mancato sono stati i fondi necessari per garantire i giusti servizi. Spero che chi mi succederà riuscirà a fare i dovuti miracoli.

Forse qualcuno potrebbe anche pensare il lato positivo della cosa, ma questo lasciamolo stabilire ai critici del momento.

Dott. Giovanni Marrocco

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