CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa dell’avvocato Massimo Taffuri:
Esimio Giuliano Cipro,
dopo aver letto la Tua comunicazione – che sarebbe dovuta essere interpretativa di quanto accaduto giudiziariamente – ho ritenuto opportuno replicare, vista la Tua propensione a nascondere, solo per lotta politica, i fatti oggettivi, impastandoli con insinuazioni ed irresponsabili affermazioni.
Per inclinazione professionale, rispetto la statuizione del Giudice, ma non la condivido, perché in maniera del tutto irrazionale scredita ingiustamente l’allora Presidente della sezione n. 4, Pietro Valle, esponendolo ad azioni penali e civili.
Non solo, ma il Consiglio di Stato è stato ancor più ingiusto verso Calvi Risorta, per aver ordinato a Tutti i cittadini di pagare € 8.000,00 a Lombardi e all’altra ricorrente, come se l’errore di Pietro Valle (fatto emergere con il ricorso di Lombardi Giovanni) dovesse ricadere sull’intera comunità.
Bene fece il TAR Campania che, in maniera più serena ed obiettiva, ritenne che la questione delle schede di altro comune non potevano determinare la nullità delle operazioni, mentre l’Appello ha ritenuto il contrario.
In quanto legale coinvolto professionalmente nella vicenda, Ti invito Giuliano (potendoTi rifiutare) ad un confronto pubblico dinanzi a tutta la cittadina calena, il cui ruolo in questa vicenda non si capisce bene dalla sentenza, se vittima o carnefice; stando così le cose, pubblicamente invito, altresì, Lombardi e la ragazza a rinunciare all’ingiusta somma addebitata alle nostre casse comunali, dopo che la comunità è stata posta al centro di una operazioni elettorale definita dal giudice “opaca”.
SalutandoTi con affetto, Giuliano, aspetto la data dell’incontro, possibilmente una domenica che possa favorire la partecipazione del maggior numero di caleni, venendo così a conoscenza della vergognosa veste cucitaci addosso dal Consiglio di Stato, volendo riabilitare, in particolare, l’amico Pietro Valle.
Avv. Massimo Taffuri