VITULAZIO – Achille Cuccari, sindaco di Vitulazio, rilascia delle dichiarazioni sulla questione gassificatore ad un nota redazione locale, “Il Corriere di Caserta” ( che a quanto pare non rientra nella categoria di “pennivendoli” da lui coniata), esponendo i suoi improvvisi dubbi e le sue nuove perplessità. Secondo il primo cittadino vitulatino la questione rifiuti va risolta, ma non certo “attraverso l’imposizione dall’alto di strutture che possono solo mettere in pericolo la salute dei cittadini”.
Ecco la dichiarazione alla stampa del sindaco di Vitulazio: “Personalmente non ho avuto neppure il piacere di vedere il progetto di questo misterioso gassificatore. Eppure l’ho cercato con tutte le mie forze. Mi sarei certamente avvalso della collaborazione dei miei tecnici per cercare di comprenderlo e poi giudicarlo. Ma ho la sensazione che qualcuno voglia imporci la realizzazione del gassificatore senza nemmeno darci l’opportunità di capire di cosa si tratti realmente”. Del resto nella zona dell’Agro caleno, a dicembre si parlava della possibile realizzazione di un termovalorizzatore, poi, solo a febbraio si è cominciato a parlare di gassificatore. Ma da allora non abbiamo mai avuto il piacere di capire di cosa stessimo parlando”.
Per il sindaco quindi, nel municipio vitulatino non conoscono (e invece pretenderebbero di saperlo) la portata del progetto, le tempistiche per la realizzazione dell’opera, e infine, ma non ultimo, proprio le ripercussioni che tale opera potrebbe avere sulla salute pubblica. E poi ancora: chi gestirebbe la struttura? In che modo? Troppi, a parere del sindaco, i punti di domanda senza ancora una risposta. È per questo che il parere dell’intero Consiglio comunale di Vitulazio riguardo la richiesta di realizzazione di un gassificatore non poteva che essere negativa.
“A scatola chiusa non si compra mai nulla. Dietro c’è sempre un brutto scherzo” – conclude il sindaco. Ma Achille Cuccari tira le orecchie anche a quei cittadini che vorrebbero che il ciclo integrato dei rifiuti funzionasse in maniera perfetta, senza, giustamente, la realizzazione di opere dannose per la salute, ma che poi non operano per il bene della collettività. “Si parla sempre più spesso del progetto rifiuti-zero. Per adesso, mi spiace dirlo, progetti del genere sono applicabili sono in alcune zone d’Italia. Purtroppo da noi c’è ancora una cultura sbagliata, che spinge tanta gente a considerare le strade cittadine delle vere e proprie pattumiere. Altro che termovalorizzatori o gassificatori, è da lì che bisogna partire, dalla collaborazione dei cittadini, da un’inversione di tendenza e da un rinnovamento.!“
Noi “pennivendoli” lasciamo ai lettori le dovute considerazioni.
Dario Elia