L’Ics di Calvi Risorta dal 1° settembre 2016 con il tempo pieno dalla classe prima

L’Ics di Calvi Risorta dal 1° settembre 2016 con il tempo pieno dalla classe prima

CALVI R. – Dopo tre anni, durante i quali sono state fatte richieste di un’organizzazione scolastica a tempo pieno per la classe prima, ma senza risultato, per vari motivi, quest’anno l’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta ha preso in esame la richiesta ed ha predisposto l’organico con un’organizzazione scolastica sia a modulo che a tempo pieno per le classi prime a partire dal 1° settembre 2016.

Già l’anno scorso, l’ex Amministrazione Marrocco fu coinvolta nella vicenda su richiesta delle famiglie interessate, che si trovarono da sole a difendere il diritto allo studio dei propri figli, dichiarandosi garante degli oneri e dei servizi per l’adeguato funzionamento della mensa, e disponibile a qualsiasi intervento atto a soddisfare le esigenze dei genitori. Di conseguenza l’esiguo numero di bambini iscritti non ne consentì l’attivazione.

Aumentare gli alunni iscritti a tempo pieno avrebbe evitato qualche perdente posto per gli insegnanti, inoltre la mensa scolastica, la migliore della provincia di Caserta, non avrebbe subìto un calo di incassi e soprattutto sarebbe stato garantito il lavoro alle dipendenti calene nella società che la gestisce. Inoltre, sarebbero state soddisfatte le esigenze di tante famiglie che, per motivi di lavoro e organizzazione familiare, hanno bisogno di questo tipo di organizzazione scolastica. Fortunatamente quest’anno l’attivazione è andata a buon fine e io, che comunque ho seguito da vicino la vicenda, posso testimoniare la piena soddisfazione di quelle famiglie che ne hanno fatto richiesta per necessità.

Ma al di là di queste motivazioni, alla base del tempo pieno c’è una valenza pedagogica e didattica.

La scuola elementare a tempo pieno ha un suo fascino, lo ha avuto nei decenni passati e prevedibilmente lo avrà ancora nei prossimi anni.

Il “tempo pieno” in Italia ha circa 30 anni di storia alle spalle. La sua data di nascita ufficiale è infatti legata alla legge n. 820 del 24 settembre 1971, anche se non erano mancati negli anni precedenti i precursori “ufficiosi” di questo modello innovativo di organizzazione scolastica. Oggi, la scuola a tempo pieno, riscuote un indubbio successo di pubblico e di  “critica” e si presenta con una sua freschezza e reattività di fronte alle riforme scolastiche.

Il tempo pieno può portare un contributo originale, fatto di valori pedagogici profondi, nel processo di innovazione educativa. E’ paradossale inoltrarsi verso la scuola del futuro, ignorando uno dei modelli educativi più pregnanti della scuola italiana.

Ripartire dalla classe prima a tempo pieno significa avere una concreta continuità per gli anni a venire, significa avere la possibilità di scelta e, soprattutto, significa soddisfare le esigenze delle famiglie.

Questo risultato non può che rendere soddisfatti e felici tutti, partendo dalla DS dott.ssa. Roviello, gli insegnanti, gli alunni e le famiglie.

Franca Taffuri

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