SPARANISE – Uniti per Sparanise torna a calcare il palco di piazza Giovanni XXIII per il secondo dei suoi comizi elettorali. A fare gli onori di casa è stato il candidato alla fascia tricolore Mariano Sorvillo, già sindaco dal 2009 al 2014. Al suo fianco l’ex assessore Giancarlo L’Arco e due candidate, Teresa Ricca ed Anna Fucile, che hanno preso la parola per la prima volta durante questa campagna elettorale.
Sorvillo ha introdotto la squadra con un breve discorso nel quale, principalmente, ha dato conto agli elettori di una serie di opere realizzate, durante l’amministrazione che lo ha visto protagonista, utilizzando i fondi erogati dalla Calenia: il rifacimento della pubblica illuminazione in varie zone del paese, la sistemazione delle strade, la villetta comunale Cneo Nevio, la rete fognaria del corso ma anche la restituzione del contributo energetico ai cittadini. Prima di passare la parola a Teresa Ricca l’ex sindaco rivendica di aver lasciato le casse comunali con un attivo di 3milioni e 100mila euro. Un intervento pacato e senza le venature polemiche a cui siamo stati abituati nei giorni scorsi.
Ricca prende la parola in questa sua seconda esperienza da candidata al fianco di Sorvillo. Nella precedente tornata del 2014 la candidata è stata tra le più votate, arrivando ad incassare ben 328 preferenze. Il suo non è un discorso a braccio ma un lungo intervento scritto, letto in maniera appassionata. Esordisce ringraziando i presenti per poi citare la giornata del 26 maggio del 2014, data in cui Merola vinse le elezioni con “false promesse” e lo fa per ringraziare chi “ne ha permesso la caduta”. Sull’operato del sindaco uscente il suo è un giudizio nettamente negativo: “ha pensato solo ai propri interessi”, afferma. Poi passa alle considerazioni sulla campagna in corso. A suo avviso, la narrazione di Sparanise alla quale si assiste è superficiale. E ammonisce: “Attenti a chi è troppo sicuro di se, a chi rivendica leadership che non ha. Attenzione a chi, con la militanza attiva, ha in passato sostenuto ed avallato Merola e le sue politiche mentre oggi dice di combatterlo”. E, rivolta ai candidati avversari, avverte: “Attenzione a citare grandi uomini politici sparanisani di cui, politicamente, siete stati avversari”. Il riferimento potrebbe essere a Sparanise in Movimento che, durante un comizio, aveva ricordato l’opera degli ex primi cittadini di Sparanise, i comunisti Graziadei e Romeo. Teresa Ricca pronuncia il suo discorso con passione tanto che, in più occasioni, si commuove visibilmente. Accusa chi sta utilizzando i danni all’ambiente della centrale per raccogliere consensi e, in riferimento alla battaglia contro l’impianto, ricorda: “io c’ero”. E continua: “fu una lotta spontanea, appoggiata dai centri sociali e da forze politiche che non rappresentano chi oggi si candida contro di noi”. E ancora: “tanti dei signori che oggi vi affascinano con colpi di scena a ritmo mediatico erano dall’altra parte della barricata”. Qui il riferimento a Martiello si fa più esplicito. Sulla centrale Ricca chiude con una denuncia: “le nostre voci furono seppellite come si fa con i morti, come hanno fatto con i rifiuti nella ex Pozzi. Eppure siamo ancora qui, siamo ancora vivi”. La candidata alla carica di consigliere passa dunque alla proposte, tutte concrete e realizzabili afferma. Il palazzetto, da riaprire e dare in gestione a tutte le associazioni riunite, la rifunzionalizzazione delle strutture abbandonate, i chioschi nei luoghi di ritrovo per dare lavoro, le aree verdi e i contributi per chi è in difficoltà, il recupero della zona collinare, attualmente in uno stato di completo abbandono. Ricca è l’unica candidata che, ad oggi, ha il coraggio di citare i beni confiscati alla camorra, sui quali, propone, si potrebbe realizzare “una specifica struttura per i disabili”. Prima di cedere la parola un appello a quanti, sfiduciati, pensano di esprimere un voto di protesta o sono orientati a non votare: “ci sono sfide che si vincono entrando dentro un sistema”. Dunque, rivolta alla piazza: “Prima di lasciarvi vi chiedo due cose: siate liberi, non scendete a compromessi. Siate orgogliosi di essere di Sparanise e fieri di votare, il 5 giugno, per Mariano Sorvillo”.
Anna Fucile si avvicenda al microfono per il terzo intervento della serata. Il suo è un discorso più breve, a braccio. L’ex sindaco Merola viene da subito chiamato in causa: “Ha governato per 16 anni. Lo conosco bene. La sua è una visione della politica che non fa gli interessi di tutti”. Poi ricorda il siparietto che pochi giorni prima l’ex primo cittadino aveva tenuto su quello stesso palco: “Quando ero in lista con lui ero la dott.ssa Fucile, oggi finge di non ricordare il mio nome”. E ancora su Merola: “Attenti a certe aquile che volano alto. Hanno un curriculum pesante, potrebbero cadere in qualche pentolone”. Fucile è una donna da molti anni impegnata in politica, alle scorse elezioni collezionò più di trecento voti. Dopo le repliche agli attacchi da parte del suo ex compagno di squadra si rivolge ad un altro avversario: Salvatore Fattore. Di quest’ultimo la Fucile ricorda le dure critiche lanciate, solo pochi mesi fa, all’indirizzo di Merola da proprio blog. In effetti, nei duri articoli pubblicati da Fattore, il sindaco uscente veniva invitato a farsi da parte, aspramente criticato per le scelte politiche, per l’atteggiamento poco democratico e dipinto come una specie di piccolo dittatore. Non pochi sono rimasti dunque sorpresi nell’apprendere che i due si sarebbero candidati insieme. La Fucile ha pochi dubbi: “vi siete fatti la guerra ma oggi vi ritrovate insieme per la sete di potere”. Merola è rappresentato come un accentratore: “Ben otto persone sono andate via dalla sua lista a distanza di solo un anno e mezzo. Non volevano più averci a che fare”. E sul programma la sua idea è quella di favorire le condizioni per creare, sul territorio, incubatori di start-up collegate al comparto agricolo. Mentre le cooperative sociali vengono citate come possibile leva per mettere mano all’annoso problema della disoccupazione.
L’Arco sale sul palco per ultimo. A lui il compito di rispondere alle critiche mosse dagli avversari nei giorni scorsi. Il suo è un intervento improntato alla goliardia, allo sfottò per smontare le accuse. Prima di iniziare a parlare indossa lo smanicato, sfidando quanti dileggiano Mariano Sorvillo proprio per l’usanza di indossare tale indumento. “Scusate se non abbiamo allestito l’astronave di Star Trek. Noi parliamo alla pancia della gente”. Dunque attacca con una metafora: “A tressette ci sono le carte da tre e le scartine come il quattro di coppe. E tu, rifiutato da Mariano, sei un quattro di coppe. Una scartina!”. Il riferimento è a Salvatore Piccolo, sul quale L’Arco prosegue: “la condicio sine qua non per la tua candidatura è che… dopo dieci giorni ti cacciano”. Poi attacca Merola che “ha aumentato la TARI del 300%” cosa che “si poteva evitare”. L’Arco continua impietoso nei confronti dei suoi avversari rivendicando anch’egli alcuni dei risultati raggiunti quando ha ricoperto la carica di assessore. In particolare parla dei 600mila euro destinati agli sconti in bolletta per i commercianti: “per poterli erogare c’era bisogno di consorziarsi e puntualmente ci siamo mossi per farlo”. Antonio Merola viene tirato in ballo ancora una volta: “Hai abolito tutto ciò che potevi, persino il Carnevale provocando un danno alla tradizione ed al commercio. Hai abolito addirittura la navetta per il cimitero: sei un abolitore totale!”. L’Arco si avvia verso la conclusione, non senza una precisazione rispetto al Consorzio Idrico, in cui è presidente dell’Assemblea dei Sindaci: “Chi ha parlato di debiti e di uscita dal Consorzio si informi meglio. Il Comune non è parte del Consorzio e non partecipa dei suoi debiti, i quali non ammontano ad 80 milioni di euro ma a ben 90 milioni di euro”. E su Piccolo, l’ultimo attacco è sferrato sventolando un documento sotto gli occhi del pubblico: “Hai detto che non hai mai fatto cadere nessuna amministrazione. Ecco l’atto del notaio in cui hai firmato per far cadere tuo cugino, contro il quale ti sei candidato!”.
Un comizio anche stasera ricco di prese di posizione ma attraversato da una costante volontà di parlare direttamente agli elettori. Mentre questa sera si attende il ritorno di Sparanise in Movimento che, probabilmente, chiuderà questa settimana di campagna elettorale. Vi diamo appuntamento a domani per rendervi conto degli sviluppi rilevanti.
Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)