PIGNATARO M. – Di seguito pubblichiamo un contributo inviato dal giornalista Salvatore Minieri, il quale interviene sulla questione relativa al sequestro delle telecamere piazzate nel suo cortile:
Mi è stato riferito di due articoli, pubblicati da www.comunedipignataro.it, uno dei quali a firma di Pietro Ricciardi, nei quali si parla di una fantomatica e fumettistica mia violazione della legge in materia di possesso e funzionamento dell’impianto di telecamere nel raggio perimetrale della mia abitazione. Addirittura leggo, in uno scritto del 18 maggio che:
“Erano state installate in difformità a quanto previsto per legge le videocamere per il controllo perimetrale della casa del giornalista professionista Salvatore Minieri.
La Procura della Repubblica, con atto notificatogli questa mattina, ha disposto l’immediata rimozione dell’impianto di videosorveglianza installato in palese spregio delle norme sulla privacy. Da quanto ci è dato sapere non si è provveduto ad un sequestro e la violazione non sarà oggetto di procedimento giudiziario poiché la violazione non sarebbe stata accertata a seguito di querela di parte, come sarebbe d’obbligo per la fattispecie….” (prima dicono che mi sono state sequestrate, poi, al rigo sotto, scrivono che non si è provveduto a sequestro!)
Mi dispiace deludere la loro spumeggiante fantasia, ma quanto scrivono non corrisponde, nemmeno lontanamente, a verità. Ora vi spiego come sono andate le cose, e lo faccio, come mio solito, con le carte ufficiali alla mano: con documento inerente al procedimento numero 8459\12\21 R.G. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, il Sostituto Procuratore della Repubblica, dottor Silvio Marco Guarriello scrive in merito alla notizia da voi riportata in maniera falsa e artefatta:
“…in ordine al possesso della telecamera e al posizionamento della stessa in maniera da riprendere la strada, NON SI RILEVA IL REATO DI CUI ALL’ARTICOLO 615 BIS C.P., IN QUANTO RISULTA ORIENTATA SULLA PUBBLICA VIA E NON VERSO DIMORE PRIVATE…NON SUSSISTONO GLI ESTREMI ATTI AD INTEGRARE INTERFERENZE ILLECITE NELLA VITA PRIVATA…INOLTRE, IL MINIERI, NON RISULTA SOGGETTO SU CUI GRAVANO GLI OBBLIGHI DI CUI AL T.U.196/03 DI TUTELA DELLA PRIVACY, QUINDI VA ESCLUSO ANCHE IL REATO EX ARTICOLO 167 T.U. 196/03…
CIRCA LA PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAMMI SU SOCIAL NETWORK NESSUN ILLECITO E’ STATO COMMESSO…LA NARRAZIONE PROVENIENTE DAL MINIERI NON CONTIENE ACCUSE DIRETTE…SI PARLA GENERICAMENTE DI UNA DONNA CHE, STANDO A QUANTO IN ATTI, NON VIENE RESA RICONOSCIBILE DALLE IMMAGINI PUBBLICATE”.
Tengo a sottolineare un’altra grossolana sciocchezza pubblicata su comunedipignataro: il sequestro si è reso necessario per querela di parte (che stranamente viene negata due volte). A querelarmi sarebbe stato un ex assessore della giunta capitanata da Giorgio Magliocca e a scrivere la notizia completamente falsa, spazzata via dalle disposizioni del Sostituto Procuratore, è stato Pietro Ricciardi, un ex candidato nelle liste di Giorgio Magliocca. Solo una coincidenza, spero.
Preferisco non commentare la strategia della bugia puerile che stanno mettendo in campo contro di me. Mi fanno talmente tanti ricorsi, che fra poco avranno da ridire anche sul colore delle mie cravatte: se la metto rossa, diranno che è un riferimento alla mia area politica, se la metto blu, diranno che è una provocazione, perché la portano dello stesso colore anche i secondini del carcere.
Chiedo scusa, ma ho omesso di comunicarVi l’avvenuto dissequestro delle due telecamere.
Cordialmente
Salvatore Minieri