Insolito responso al campionato italiano di parapendio, Cornizzolo Cup 2016

Insolito responso al campionato italiano di parapendio, Cornizzolo Cup 2016

CORNIZZOLO – Insolito responso al campionato italiano di parapendio, Cornizzolo Cup 2016,
gara internazionale e campionato italiano insieme.
Si fregiano del titolo ex aequo due piloti di Molveno (Trento), Luca e
Nicola Donini, padre e figlio. Al terzo e quarto posto Aaron Durogati di
Merano e Joachim Oberhauser di Terlano (Bolzano).
Luca, di professione albergatore, già campione mondiale e due volte campione
d’Europa, è oggi per la prima volta campione d’Italia. Nicola, 20 anni,
aveva già conquistato il titolo nel 2013. Una famiglia con la testa fra le
nuvole!
La gara si è sviluppata per una settimana nei cieli lombardi, con decollo da
quota 1241 m. sul Monte Cornizzolo sopra Suello (Lecco), quartier generale
di tutta l’organizzazione forte di 42 addetti, e sconfinando nelle provincie
di Como e Bergamo, ora sorvolando l’ondulato suolo brianzolo, ora lungo la
pedemontana.
Annullata la prima manche causa maltempo, nelle restanti cinque i 125 piloti
provenienti da 17 nazioni, Messico, Giappone, Sud Africa, Venezuela e Nuova
Zelanda le più lontane, hanno beneficiato di una meteo clemente quando non
favorevole. Cosicché i parapendio, che si reggono in aria sull’onda delle
correnti d’aria ascensionali, motore gratuito ed ecologico, hanno
felicemente concluso percorsi tra i 51 ed i 102 km agli ordini del direttore
di gara Pietro Bacchi di Biella.
Divisi in classifica da una manciata di punti, il confronto tra i capolista
si è fatto via via più serrato, a partire da Nicola Donini che ha messo
subito un’ipoteca sul titolo con due vittorie di manche, per passare a papà
Luca e per finire a Durogati, protagonista di una clamorosa rimonta dalle
retrovie durante l’ultimo, estremo volo.
In campo femminile vince la giapponese Nao Takada, seguita dalla venezuelana
di padre italiano Joanna Di Grigoli e da Silvia Buzzi Ferrarsi che si laurea
campionessa d’Italia per la decima volta. La pilota meneghina è in forza
all’associazione Parapendio Club Scurbatt, cioè i corvi di Lecco, che, lungi
dal menar gramo, hanno invece ben organizzato l’evento insieme all’Aero Club
Lega Piloti e sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia e della FAI, Federazione
Aeronautica Internazionale. Seguono Sara Brambilla di Lecco e la laziale
Lucrecia Chiartano.
In classe sport, a conferma della supremazia dei piloti trentini e sud
tirolesi, un vivaio che sembra inesauribile, il titolo va a Mauro Maggiolo
seguito dal veneto Manuel Grandi e da Diego Ardissone di Ivrea.

C.S.

Commenta con Facebook