CALVI R. – “La terra di nessuno simile ad una giungla”, si scriveva lo scorso anno con tanto ardore e amor di patria. Oggi c’è il silenzio! Eppure Calvi Risorta sembra divenire effettivamente una giungla. L’ex Amministrazione in carica, con mezzi propri e con tanto di volontari, autorizzati dall’ufficio tecnico del Comune, in più occasioni e in diversi periodi dell’anno aveva provveduto a tagliare le erbacce e a tenere pulito il paese. Soprattutto le aree più frequentate come la villetta comunale di Petrulo, la villetta di Visciano, Rione San Nicola, le aree esterne alle scuole. Oggi sono proprio questi i luoghi che fanno maggiormente rabbrividire. A lanciare il grido di allarme molti giovani caleni su facebook. “I bambini che giocano in villetta non sono visibili neanche dai genitori, si perdono nell’erba alta”. La stessa sorte è costata a Viale delle Palme, poco più di due mesi fa, sempre a cura degli amministratori, furono ripristinate le Palme danneggiate dal punteruolo rosso. Palme che oggi, tranne per l’ultimo tratto di aiuola curato dalla famiglia Cardillo, sono interamente ricoperte da erba incolta. Lungi dal fare polemica, è bene precisare che con protocollo del 25/05/2016, l’Associazione “Granello di Senape” di Calvi Risorta, in occasione della festività religiosa del Corpus Domini, chiedeva al Commissario prefettizio l’autorizzazione a tagliare l’erba nella Villetta di Visciano, lasciando un recapito telefonico per le comunicazioni, richiesta che non ha avuto alcuna risposta. Uno dei soci dell’Associazione si è recato per ben tre volte, in giorni diversi, sul comune per avere quantomeno un consenso verbale, ma senza risultato.
Si scriveva che “l’indifferenza dell’Amministrazione Marrocco è sotto gli occhi di tutti, tanto più se si pensa a quanto poco basterebbe per ovviare a questo stato di cose”. L’Amministrazione Marrocco ha fatto l’impossibile per tagliare l’erba, ripristinare le perdite di acqua, riparare le buche sull’asfalto, lavorando personalmente con mezzi e soldi propri. Oggi l’erba non si nota più, le perdite di acqua non sono più un problema e per quanto riguarda le buche “tutte le strade portano a Roma!” Tuttavia non si possono chiudere gli occhi e far finta che tutto vada bene, è palese che il comune è in difficoltà, sia per personale che per bilancio, allora l’invito è quello di rimboccarsi le maniche per il bene comune e pretendere un’autorizzazione da parte di chi gestisce l’ente. Calvi è nostra e va difesa!
Luciana Antinolfi