ROCCHETTA E CROCE — Il progetto risale al 2007, un’ intesa tra i comuni di Rocchetta e Croce, Pratella, Prata Sannita e Riardo che sanci la nascita del “Parco delle Acque” con l’ obiettivo di avviare una pianificazione territoriale incentivando e valorizzando il territorio attraverso il bene prezioso dell’acqua. L’ iniziativa successivamente, nei due anni dopo, si allargò ad altri 14 comuni confinanti che vennero coinvolti nel progetto prima di finire nel dimenticatoio. A cinque anni di distanza la Provincia cerca di rilanciare l’iniziativa con un incontro a cui vi hanno preso parte oltre all’ On. Zinzi, il sindaco di Riardo Angelo Izzo, il vicesindaco del comune di Vairano Patenora Stanislao Supino e tutti funzionari degli altri comuni interessati. La rinnovata idea è quella di istituire un percorso di valorizzazione delle aree su cui si nascono e si sviluppano i bacini idrominerali e termali, puntando su tali risorse per rilanciarne un’ economia eco sostenibile e un forte turismo ambientale. L’ incontro ha rappresentato, per il Presidente della Provincia Domenico Zinzi, un’ occasione per “bacchettare” tutte quelle aziende che “sfruttano” le risorse ambientali del territorio ma che non sono intenzionate in nessun modo ad aiutarlo.
Ecco le parole dell’ Onorevole Zinzi:
“Le aziende che imbottigliano acque minerali fanno capo esclusivamente alla Regione per tutto ciò che concerne autorizzazioni e concessioni. Ma è impensabile che imprese così rilevanti sul piano economico non restituiscano nulla al territorio su cui insiste la risorsa da cui traggono ricchezza: preferiscono investire, anche in termini di marketing, fuori provincia. E spesso anche fuori regione».
La frecciata di Zinzi è rivolta al marchio Lete, che fa capo al gruppo Arnone, sponsor del Napoli calcio, e che secondo i ben informati tempo fa si sarebbero addirittura rifiutati di ricevere ambasciatori della JuveCaserta in cerca di una sponsorizzazione per salvare la stagione. Diverso, invece, l’ approccio alla questione della Ferrarelle. Carlo Pontecorvo, patron dell’azienda, ha dato piena disponibilità all’iniziativa, sostenendo senza alcun problema l’idea di Zinzi secondo il quale le aziende del territorio devono collaborare allo sviluppo concreto della Provincia e del territorio stesso. Queste le parole di Pontecorvo: “Noi siamo pronti, aspettiamo solo che l’amministrazione definisca il progetto su cui investire. Con il marchio Ferrarelle siamo consapevoli di commercializzare una risorsa importante del territorio. E ci piacerebbe fare qualcosa per restituire una parte di quello che realizziamo”.
APezzulo