CALVI R. – Il gruppo politico Uniti per la Rinascita Calena fa il punto della situazione dopo il comizio sulla Tari:
Si è svolta con successo l’assemblea pubblica sul tema della tassa sui rifiuti organizzata dal gruppo politico Uniti per la Rinascita Calena. Il dottor Giovanni Lombardi, dopo aver ringraziato tutti i cittadini per la calorosa partecipazione, ha spiegato il motivo che ha spinto il gruppo ad organizzare la manifestazione: bollette della TARI (tassa sui rifiuti) che non hanno precedenti con rincari del 40% per le utenze domestiche e del 100% per le attività commerciali. Il capogruppo di Uniti per la Rinascita Calena ha tenuto a precisare: “Chi è venuto qui per sentire accuse o infamie, rimarrà deluso. Il problema della TARI è un tema così sentito che non se ne può fare un cavallo di battaglia politico”. Ed ha subito aggiunto: “È inutile parlare del degrado in cui la precedente amministrazione ha lasciato il paese perché è sotto gli occhi di tutti. Com’è inutile parlare dei lavori effettuati dalla ditta Fontana che ha ottenuto un appalto con il silenzio assenso in tema di certificazione antimafia o della gestione dell’Ufficio tecnico il cui responsabile,reclutato a Marano di Napoli, ha inserito nella commissione d’appalto personaggi interdetti dai pubblici uffici per fatti di camorra”. Di una cosa, però, Lombardi ha voluto parlare: “Sento ancora qualcuno dire in giro che abbiamo mandato a casa Marrocco senza motivo, come se fosse stato un capriccio. Voglio ricordare a quei pochi cittadini ancora increduli che Marrocco è stato mandato a casa da una sentenza del Consiglio di Stato con motivazioni gravissime, che parlano di mancanza di trasparenza ed opacità nelle operazioni elettorali. Ed in merito agli 8.000 euro che il comune è stato condannato a risarcire vorrei precisare che sono la restituzione di una parte de soldi che abbiamo dovuto elargire per ripristinare la legalità a Calvi Risorta. E, mentre noi abbiamo conferito il mandato ad un solo avvocato, Marrocco ne ha convocati ben tre utilizzando i soldi del Comune”. Poi è ritornato a parlare della TARI facendo riferimento al costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che è passato da circa 550.000 euro ad 880.000 del 2009 grazie all’amministrazione Caparco, arrivando a circa 1.000.000 di euro nel 2015 grazie all’amministrazione e Marrocco e sfiorando il picco di 1.456.093 euro del 2016 ancora una volta grazie all’illuminata gestione Marrocco. Un aumento di oltre 400.000 euro che non trova nessuna spiegazione commercialmente accettabile! L’ex sindaco, in uno dei suoi momenti di delirio, ha affermato che l’aumento è dovuto alla necessità di tutelare 2 dipendenti che rischiavano di essere licenziati nel passaggio da una ditta all’altra. Ma quanto guadagnano due operai? Qui stiamo parlando di un aumento di oltre 400.000 euro!! Quindi cosa è successo tra il 2015 e il 2016? Non sta a noi stabilirlo. Ma una cosa ci appare certa: non è possibile incolpare il Commissario! Ora, cari Caleni è tempo di agire, di mobilitarci e fornire al Commissario quel supporto affinchè proceda alla risoluzione del contratto con la ditta incaricata della raccolta per inadempienza contrattuale o, in subordine, provveda a ripristinare il servizio e le tariffe del 2015, atteso che nulla di più è stato fatto rispetto all’anno precedente. E’ per questo che vi invitiamo a firmare e a partecipare alla manifestazione del 23 organizzata dall’editore di Calvi risorta News, Vito Taffuri o ai cori di protesta che qualunque gruppo politico e non vorrà organizzare.
Uniti per la Rinascita Calena