Il PD Caleno va all’attacco di Caparco & soci che hanno adottato una delibera di cui potevano fare benissimo a meno

Il PD Caleno va all’attacco di Caparco & soci che hanno adottato una delibera di cui potevano fare benissimo a meno

CALVI RISORTA – Cari cittadini, in questo articolo parleremo dei ricorsi  fatti da contribuenti caleni in commissione tributaria provinciale avverso gli avvisi di accertamento emessi dal concessionario “ A.T.I. I.C.A. – Pubblialifana S.R.L.” in materia di tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per le annualità dal 2006 al 2011, con i quali viene chiesto di dichiarare la nullità, l’illegittimità degli atti impugnati, con vittoria di spese, di onorari del giudizio e inoltre viene chiesta la sospensione dell’esecuzione di detti avvisi. In parole povere alcuni cittadini caleni hanno contestato l’efficacia dei famosi avvisi di accertamento che hanno inondato le case dei caleni, ancora una volta chiediamo di sapere se a Caparco & soci tali accertamenti sono stati notificati, pensiamo che i cittadini caleni abbiano il sacrosanto diritto di saperlo in nome della tanta decantata trasparenza e legalità  strombazzata in campagna elettorale dagli attuali amministratori di maggioranza. Passiamo ora alla delibera  n° 45 adottata dalla Giunta Caparco in data 7 giugno 2012, per resistere in giudizio avverso i ricorsi di cui abbiamo parlato pocanzi, già la data la dice lunga sul modo dilettantesco ed arruffone di amministrare da parte di Caparco & soci, perché  dovete sapere che alcuni ricorsi sono stati discussi l’8 giugno 2012, cioè il giorno dopo l’adozione della delibera, inoltre della determina dirigenziale di affidamento dell’incarico sul sito online del Comune non vi è traccia. Quello che però ci ha fatto “incazzare”, scusateci per il termine ma volevamo rendere bene l’idea, è che la Giunta Caparco ha nominato un avvocato ( come al solito non caleno) quando poteva benissimo  stare in giudizio anche mediante il dirigente dell’ufficio tributi, ovvero mediante il titolare della posizione organizzativa in cui è collocato detto ufficio. Questo non lo diciamo noi ma bensì l’articolo 11, comma 3 del d.lgs. n° 546 /1992, come sostituito dall’articolo 3 – bis della legge n°88 /2005, commi 1 e 2, che così recita testualmente: “l’Ente Locale nei cui confronti è proposto il ricorso può stare in giudizio anche mediante il dirigente dell’ufficio tributi, ovvero, per gli Enti Locali privi di figura dirigenziale, mediante il titolare della posizione organizzativa in cui è collocato detto ufficio”. Applicando questi articoli il Comune e quindi i cittadini caleni avrebbero risparmiato dei soldi che potevano essere usati in altro modo, suggeriamo noi a favore di indigenti. Adesso riporteremo le motivazioni che Caparco & soci hanno addotto per non prendere questa decisione sensata, ed evitare, a nostro avviso, sprechi… sprechi… sprechi!
La Giunta ha ritenuto necessario – nell’interesse dell’ Ente e sulla base dell’asserita correttezza degli atti di accertamento emessi dal citato concessionario ( sic ndr) – resistere nei giudizi instaurati, a mezzo di affidamento di apposito incarico a professionista ( avvocato) esperto della materia, tenuto conto del fatto che il responsabile del settore economico – finanziario  ( titolare di posizione organizzativa ) non ha possibilità di dedicare all’argomento dal momento che risulta completamente assorbito dalla cura dei numerosi e gravosi adempimenti propri del servizio economico – finanziario ( per la parte non attinente al servizio tributi ) … Cari cittadini abbiamo appreso che un responsabile di Settore comunale non può adempiere ad una funzione prevista dalla normativa perché  “completamento assorbito…”, a questo punto da profani chiediamo a Caparco  ma il responsabile del settore in questione non viene pagato, peraltro lautamente così come previsto dal contratto ( gli importi sono visibili sul sito istituzionale del Comune sezione trasparenza, valutazione e merito), per adempiere a tutti i doveri d’ufficio?  Forse è stato troppo assorbito a rispondere al Garante della Privacy? Che lo ha bacchettato in maniera clamorosa? Se il risultato è stato questo… forse è meglio che si dedichi esclusivamente al suo ufficio, suggeriamo noi anche per la parte attinente i tributi. La parte del professorino la lasci a chi ha i titoli per esercitare questa professione.

Adesso vi sveleremo quanto il Comune dovrà pagare all’ avvocato, peraltro  è lo stesso del concessionario “ A.T.I. I.C.A. –Pubblialifana s.r.l.” nei medesimi giudizi, non caleno come quasi tutti i legali nominati dalla Giunta comunale, di questo parleremo in un prossimo articolo. I ricorsi finora notificati sono stati 13 per ognuno di loro il Comune dovrà pagare al professionista la cifra di 150,00 € per un totale di 1950,00 €, la cifra è comprensiva della percentuale C.P.A. e dell’IVA.

Cari cittadini, continueremo costantemente a tenervi informati, continueremo ad incalzare Caparco & soci così come,  NOI E SOLO NOI,  abbiamo fatto in questi tre anni, a tal proposito non accettiamo lezioni da parte di NESSUNO, se c’è qualcuno che si sveglia solo in occasione delle elezioni questi non è certamente il Partito Democratico caleno ed il capogruppo di Uniti per Calvi Giacomo Zacchia, altri devono farsi un esame di coscienza! Noi siamo e resteremo sempre qua senza fare sconti a nessuno, sempre e solo  nell’esclusivo interesse dei cittadini caleni! Ripetendo come un mantra: QUALCUNO LI FERMI!!!

PD CALVI RISORTA

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