CALVI R. – Sulla intricata vicenda relativa agli aumenti della Tari, all’ex sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Marrocco, risponde anche la Flaica Cub:
La O.S. Flaica CUB, prestando attenzione alle dichiarazioni rese dall’ex Sindaco, non può evitare un intervento in merito al personale chiamato in causa dallo stesso, in quanto riteniamo imprecise alcune affermazioni. Per opportuna conoscenza è giusto chiarire che:
Gli undici operatori ecologici, che attualmente svolgono il predetto servizio, sono da considerare personale storico, in quanto operano continuatamente sul cantiere r.s.u. di Calvi Risorta dal 2006, (compreso il cosiddetto caposquadra);
Gli aventi diritto al passaggio di cantiere tra il CUB Art. Ce e la società Impresud S.r.l. avrebbero dovuto essere n° 13, così come prevedeva la Dotazione Organica di seguito approvata dalla Protezione Civile e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Protezione Civile Prot. N. DPC/USO/0066382 del 01/09/2010 –uscita-) nel pieno rispetto dell’allora vigente L.26/2010, poiché il Comune di Calvi Risorta era SOCIO del Consorzio Unico di Bacino, con una quota di partecipazione pari allo 0,77%;
Successivamente è stata espletata la gara, su piattaforma Asmecomm, che da subito non ci convinse in quanto rappresentava un copia/incolla di una gara espletata in un noto Comune del napoletano, nel quale erroneamente si prevede anche la realizzazione del cantiere, la stessa prevede, giustamente, la figura di responsabile per l’isola ecologica, ma anche numerosi servizi aggiuntivi, il tutto ovviamente lasciando immutata la pianta organica attualmente operante presso il Comune di Calvi Risorta.
In conclusione, per tutto quanto sopra riportato e rappresentato, con la presente ho voluto dare un piccolo contributo e in qualità di Coordinatore Provinciale della Flaica CUB Caserta mi appello a tutti gli attori in campo ed ai cittadini di Calvi Risorta affinché le legittime contestazioni non vengano indirizzate sull’operato degli operatori ecologici e sulle loro retribuzioni, le quali sia chiaro sono ferme al 2013 a causa del mancato rinnovo del contratto Fise/Assoambiente.