CALVI RISORTA – Col sopraggiungere della bella stagione, ritornano le polemiche sull’ordine e sulla quiete pubblica in particolare, su quelli che qualcuno definisce “schiamazzi notturni”. In riferimento all’ordinanza n.11 che l’amministrazione Caparco emise il 1 marzo 2011: “Interventi di contrasto del degrado umano e del disturbo della quiete pubblica”, sono state lanciate varie proposte di soluzione al problema da parte dei tanti che, in tema di campagna elettorale, siamo a meno di due anni dalla tornata elettorale, si vestono da paladini della patria.
Intanto il Comune, con le sue restrizioni sull’orario, brucia sul tempo gli esercenti, lasciandoli disorientati a chiedersi che fare e come reagire a cotanto decisionismo. Un decisionismo che si traduce nell’intenzione di limitare e anticipare lo stop alla musica. I consiglieri Marrocco e Cipro non possono fare a meno di esprimere il loro disappunto in merito.
“La crisi che sta investendo il Paese, sta coinvolgendo quasi tutti i settori e mette in pericolo la sopravvivenza di molte imprese“, asserisce rammaricato Marrocco. “Tutti si chiedono quando e come si uscirà da questa tempesta, ma nessuno è in grado di fare una previsione affidabile. I commercianti chiedono di poter lavorare almeno in estate, ma “i divieti” imposti dalla pubblica amministrazione non agevolano il dialogo tra chi vorrebbe un sostegno maggiore da chi li amministra e, invece di sentirsi tutelati, si ritrovano in balia delle onde, sfiduciati”.
E’ vero non si dorme, ma non si dorme anche per colpa del caldo…e tra poco sarà ancora peggio! sì, perchè tra breve si darà il via all’estate calena e come farà il sindaco a giustificare “gli schiamazzi”che si terranno sempre nell’area San Nicola, dove oggi è vietato assolutamente effettuare qualsiasi tipo di spettacolo musicale? Gli “schiamazzi notturni” non solo incentivano il commercio, ma valorizzano soprattutto il territorio e i talenti locali. A tutto vantaggio dei “musicisti” che attraverso l’esibizione nei locali pubblici, fucina di artisti, mettono a frutto anni di studi e li aiuta a superare l’incertezza e la paura del domani…anche questa è cultura! Evitiamo” prosegue il consigliere “che i nostri ragazzi vadano a cercare altrove, fuori dal paese, quelle gratificazioni che sono loro impedite dai DITTATORI locali, “tra le mura domestiche calene”, con tutti i rischi connessi.
Occorre prevenire i disagi, non alimentarli, anche nel rispetto delle famiglie. Perciò è indispensabile favorire l’aggregazione, lo scambio, il confronto che è quello che l’amministrazione teme e vuole evitare a tutti i costi, denigrando chi lavora. L’ordinanza sopprime ogni tentativo di apertura al sociale e trasmette l’idea di giovani teppisti che vivono nel non rispetto delle regole.
Si esprime sul caso il consigliere Cipro: ” Se è vero che per alcuni può essere schiamazzo per altri è indice di sano divertimento e opportunità di formazione. Il tutto, è ovvio, nel rispetto della privacy e a tutela del cittadino che vuole riposare. E allora che il Comune si attrezzi nel migliore dei modi, nel rispetto dei ragazzi e degli esercenti . Ben vengano le regole di condotta, rimarcano all’unisono i consiglieri, ma dobbiamo essere tutti pronti a rispettarle…senza discriminazioni e favoritismi. Chiediamo, quindi, la convocazione di un Consiglio Comunale per discutere e risolvere la questione”.
E come nel caso dei “Musicanti di Brema” in cui un povero asino dopo aver servito fedelmente per anni il suo padrone scopre a proprie spese l’ingratitudine umana, esortiamo a non arrendersi neanche all’approssimarsi della fine. Perché per chi ha coraggio, intraprendenza e talento non è mai detta l’ultima parola.
Luciana Antinolfi