CALVI R. – Anche l’Associazione Demetra Webtv interviene nel dibattito sui rincari della Tari a Calvi Risorta, difendendo l’operato dell’ex sindaco Giovanni Marrocco:
Il Commissario venne intervistato dinanzi ad una pubblica adunanza, organizzata da un noto avversario dell’ex Sindaco Marrocco, il quale, con microfono alla mano, lasciò il dott. Campini esternare le sue osservazioni a ruota libera.
Appena il Commissario riferì ai presenti che il contratto per la gestione del servizio rifiuti, stipulato da Marrocco, era all’avanguardia, qualche gufo alle spalle del microfonista, divenne giallo in viso.
A questo punto l’organizzatore della manifestazione non poteva lasciare che il messaggio del Commissario potesse riabilitare il dott. Marrocco; allora, come un picchio alle prese con un tronco, formulò domande fuori dal contesto argomentativo, affinché venisse estorto al Commissario qualche mezza frase che potesse “inchiodare” il nemico Marrocco.
Così quando Campini disse che nelle casse comunali non c’erano soldi (cosa dichiarata da Marrocco fin dal suo insediamento) il picchio, con un sorriso da commedia napoletana del seicento, costellato da sorrisi sornioni di elettori di Lombardi, (pochi in verità) chiese al Commissario : chi ha provocato questo buco ?
Costoro speravano che venisse pronunciato il nome di Marrocco, ma il Commissario nulla potette dire a discapito dell’ex Sindaco, non ritenendolo responsabile, lasciando delusi tutti quelli che parteciparono all’adunanza, molti dei quali furono presenti non per il bene della comunità, ma solo per calpestare l’immagine, anche di uomo, di Giovanni Marrocco.
Ovviamente il gufo retrostante, scuro in volto per non poter sbandierare frasi commissariali utili ad inginocchiare il rivale politico, si avvicinò sempre più al cronista, un tempo rivali, oggi amici, quasi a suggerirgli chissà cosa, ma inutilmente, perché il Commissario, come un fiume in piena, fece chiaramente intendere che Marrocco non fu un pessimo amministratore.
Il picchio, così, non mancò di agire in malafede con un articolo (non si sa da chi scritto), pubblicato qualche giorno dopo la dichiarazione del Commissario, riportando frasi trite e ritrite, che avessero comunque un fine : quello di attaccare il nemico personale, senza rendere alcun servizio pubblico della notizia veritiera (cosa che spesso, o quasi sempre, il picchio dimentica, o non riesce a tenere fede).
Il gufo, arrabbiato per non essere riuscito ad avere conferme dal Commissario delle tante inesattezze pubblicate, ha preferito studiare (per la prima volta) i Promessi Sposi da Internet, ignaro, però, che la Provvidenza (di manzoniana memoria) si scrivesse con la “p” maiuscola.
Sul punto il gufo, non avendo argomenti intelligenti e convincenti per neutralizzare le tante affermazioni veritiere proferite dall’Avv. Taffuri, con odio profondo ha scelto la strada dell’offesa, che appartiene a chi non vuole ammettere i propri sbagli.
Invitiamo, a questo punto, il gufo a fare una ricerca su Internet della Divina Commedia, perché possa apprendere i vari gironi dell’Inferno e da chi sono popolati.
Ci chiediamo, perché il gufo, nipote del falco, ha tanto interesse di diventare amministratore del nostro comune ? credete veramente che gli stia a cuore la questione TARI per la cittadinanza ? dove era quando lo zio falco veniva condannato dalla Corte dei Conti per aver mal gestito i nostri soldi? perché non ha difeso i cittadini anche in quell’occasione ?
La risposta agli elettori.
Associazione Demetra Webtv