CALVI R. – Il 25 Ottobre del 2014 scendemmo in migliaia per le strade di Calvi Risorta per chiedere lo stop alla centrale e il ritiro del finanziamento di 17 milioni di euro alla Iavazzi Ambiente Scarl. Una montagna di soldi pubblici che bene avrebbero fatto a spendere per servizi alla Comunità.
Per anni abbiamo lottato manifestando, tenendo presidi, volantinaggi e assemblee per batterci contro il progetto folle di costruire un’inutile centrale a biomasse nel cuore dell’Agro Caleno, in un area fortemente inquinata che va bonificata e restituita alle Comunità del territorio.
Grazie a questo tenace impegno siamo riusciti nell’ obiettivo di rallentare, ostacolare e boicottare in tutti i modi l’iter per le autorizzazioni. Bene, ci siamo riusciti! Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ritirato l’ingente finanziamento all’ imprenditore marcianisano a causa del mancato rispetto della tempistica nella presentazione delle necessarie autorizzazioni.
Il sogno degli speculatori e di qualche politicante locale si è infranto contro il muro di un grande movimento popolare.
Ma la battaglia non è ancora finita. Nonostante l’interminabile collezione di pareri negativi incassati da Iavazzi in conferenza dei servizi, il progetto resta in piedi e costituisce ancora una minaccia per un territorio già fortemente provato da un inquinamento dell’aria elevato e da numerose criticità ambientali.
È necessario dare una spallata finale!
Resteremo per questo vigili e reattivi, pronti a scendere in campo per ottenere la vittoria definitiva. Non permetteremo che prevalgano le logiche speculative sulle sacrosante ragioni del popolo dell’Agro Caleno.
Quello di cui ha bisogno l’area ex Pozzi è una reale bonifica sotto controllo popolare. Sarà questo l’obiettivo da perseguire una volta che la centrale a biomasse di Iavazzi & soci sarà solo un triste ricordo!
Comunicato stampa del 29 Luglio 2016
Comitato per l’Agro Caleno: NO Centrale a Biomasse—