Il danneggiamento dei pozzi artesiani è un messaggio criminale all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, ma il sindaco Giorgio Magliocca tenta di minimizzare la portata dell’avvertimento – Interrogativi sull’inquietante significato del “pozzino” mafioso nello scenario della “Svizzera dei clan”

Il danneggiamento dei pozzi artesiani è un messaggio criminale all’indirizzo dell’Amministrazione comunale, ma il sindaco Giorgio Magliocca tenta di minimizzare la portata dell’avvertimento – Interrogativi sull’inquietante significato del “pozzino” mafioso nello scenario della “Svizzera dei clan”

PIGNATARO MAGGIORE – Non si tratta di un “semplice” atto vandalico ma di un  avvertimento criminale in piena regola, anche se il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ha tentato di minimizzarne la portata per motivi che a noi sembrano oscuri e quindi inquietanti. La notizia del “pizzino” mafioso è stata diffusa dallo stesso sindaco con un messaggio su Facebook pubblicato in data 18 agosto 2016: “Vandalizzati nella notte i pozzi artesiani di Parco San Giorgio – ha scritto tra l’altro Giorgio Magliocca -. A qualcuno ha dato fastidio la pulizia che aveva riportato alla luce una struttura ricoperta da anni immemorabili da erbacce”.

Le fotografie ugualmente apparse sulla pagina Facebook del sindaco dimostrano in maniera inequivocabile che non si è trattato di “banale” vandalismo, ma di un atto organizzato, di una spedizione punitiva portata a termine da chi agisce in un sistema di controllo delinquenziale del territorio. E siccome il destinatario del “pizzino” (visto il bersaglio rappresentato dai pozzi artesiani, sarebbe il caso di dire: “pozzino”) è senza dubbio l’Amministrazione comunale, i cittadini pignataresi si stanno chiedendo quale sia il contenuto – per ora tutto da decifrare – dell’avvertimento.

Per la verità, lo stesso Giorgio Magliocca si è forse reso conto che nessuno avrebbe creduto alla facile versione del “normale” vandalismo. E così il sindaco, in data 19 agosto2016, hafatto tardivamente riferimento in maniera misteriosa a un “evento che non ridurrei a semplice atto vandalico”. A nostro avviso le indagini potrebbero inquadrare la vicenda nel clima pesante che opprime e condiziona la realtà locale, in una città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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