Incendio Ilside, ecco il resoconto del Codacons dopo l’audizione del 29 settembre in Regione Campania

Incendio Ilside, ecco il resoconto del Codacons dopo l’audizione del 29 settembre in Regione Campania

BELLONA – È doveroso precisare e rendere a tutti noto che alla riunione presso il Consiglio Regionale della Campania, riguardante il grave inquinamento causato dal sito Ilside, era presente congiuntamente ad una Dirigente ARPAC, firmataria dei passati sopralluoghi effettuati al sito, ad un’altra dipendente dell’ARPAC, a due funzionari della Regione Campania, ed al Sindaco di Bellona, anche la responsabile legale della Sede Codacons di Bellona, avv. Maria Celeste Cafaro, in rappresentanza dei 18 cittadini bellonesi costituitisi parti civili nel procedimento penale in corso, a carico dell’ex amministratore dell’Ilside, al momento dell’incendio nell’aprile 2012, nonché alcuni cittadini di Bellona.

Durante l’audizione, dopo aver ascoltato la sintesi dell’ultimo sopralluogo espletato sul sito dall’ARPAC, risalente al novembre del 2014, l’avv. Cafaro, nell’adita qualità, sottolineava le gravissime negligenze prorogatesi negli ultimi anni da chi di dovere, visto che, dal giorno dell’incendio, il Sito è in totale stato di abbandono, con la presenza di una grave quantità di rifiuti combusti, pericolosi per tutti i cittadini e abitanti limitrofi, che attentano quotidianamente a diritti inviolabili, costituzionalmente garantiti, quali la salubrità ambientale e la salute pubblica!

Dal 2012 ad oggi all’interno del sito di stoccaggio, solo i rifiuti non pericolosi venivano portati via: invece, tutto ciò che di pericoloso ed inquinante possa esserci è rimasto ivi presente, con materiali pericolosissimi che vanno oltre l’immaginazione di tutti!

Il Codacons di Bellona, nell’interesse dei cittadini, oltre che in primis dei 18 rappresentati, sta perorando e portando avanti una giusta causa, visto che nel corso dell’audizione la detta responsabile legale, in seguito ad un lavoro congiunto con la responsabile di sede, avv. Catia Tartaglione, traendo spunto dall’ultima relazione dell’Istituto Superiore di Sanità, evidenziava che la tipologia delle malattie oncologiche, in grave aumento nella città di Bellona, soprattutto negli ultimi 5/6 anni, sono legate per fasce d’età, all’esposizione sospetta ad un insieme di inquinanti ambientali che possono essere rilasciati da siti di smaltimento illegali di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata.

Dopo un confronto aperto con tutti i presenti, l’avv. Cafaro Maria Celeste chiedeva a breve, una doverosa e seconda audizione in merito, al fine di ricevere risposte risolutive da chi di competenza.

Responsabile di sede                                                                            Responsabile legale

Avv. Catia Tartaglione                                                                     Avv. Maria Celeste Cafaro

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