CALVI R. – Ancora la terra dei Fuochi. Con Calvi Risorta il vaso di pandora si è rotto e il territorio caleno ha portato alla luce tonnellate di rifiuti di ogni genere, che fino ad oggi sono stati smaltiti illecitamente in modo indisturbato senza che nessuno si accorgesse di niente. Lunedì 27 dicembre i volontari D.E.A. Difesa Eco Ambientale, durante un monitoraggio del territorio, hanno individuato alcune aree adibite a smaltimento illecito di rifiuti tossici e pericolosi, lungo una stradina di campagna accessibile dalla Strada statale Appia.
Allo stato attuale i siti teatro dei fatti formati da materiali sostanzialmente omogenei di una certa tipologia, di provenienza illecita. È stata riscontrata una massiccia presenza di materiali contenente amianto, alcuni Big Bags contenente materiale che verosimilmente trattasi di fanghi di lavorazione industriale, inoltre guaine bituminose, diversi monitor tv, RAE, oleosi, ferrosi, parti plastiche di autovetture, materassi, polistirolo, gommapiuma, pneumatici, vetro, scarti di lavorazione edile e altri materiali non classificabili in quanto occultati da vegetazione infestante e inglobati da terreno, inoltre, sotto i piloni della linea Fs in un corso d’acqua superficiale, è stato accertato una coltre di schiuma biancastra di cui non si è riuscito a ricollegare lo stato di inquinamento ad una specifica fonte di emissione.
La zona interessata da smaltimento illecito ha assunto l’inequivoca destinazione di ricettacolo di rifiuti, con conseguente trasformazione del territorio. Da studi di immagini satellitari fornite da Google Maps è chiaramente constatabile che quest’area si trova in queste condizioni da diversi anni. A questo punto qualcuno dovrebbe adottare provvedimenti urgenti per la messa in sicurezza dei materiali rinvenuti e alla loro caratterizzazione.