VITULAZIO – A differenza del Comune di Teverola, per il quale non c’è stato un significativo (dal punto di vista numerico) coinvolgimento dei membri del Consiglio comunale nell’operazione scattata il 15 febbraio scorso, a Vitulazio le defezioni del sindaco Luigi Romano e del suo vice Antonio Catone – entrambi bloccati dalla legge Severino -, e le dimissioni dell’avvocato Carmine Di Rubba hanno paralizzato il Consiglio comunale a tal punto da costringere una delegazione dell’Ente di via Lagnese a chiedere lumi in Prefettura a Caserta.
A causa dell’astrusità delle regole consiliari, infatti, sarebbe sorto un grosso problema nella determinazione di quello che dovrebbe essere il numero legale per la validità delle prossime sedute. Inoltre, il numero dei consiglieri comunali di maggioranza e quelli di opposizione in questo momento si equivalgono. Il gruppo di maggioranza, infatti, dopo aver perso la Del Monte (passata all’opposizione come indipendente), paga la perdita di tre voti (quelli di Romano, Catone e Di Rubba), mentre la minoranza compatta ne ha guadagnato uno, con un 5 a5 che rischia di bloccare i lavori dell’assise, in primis per quanto riguarda la surroga di Di Rubba. Il Consiglio comunale dovrebbe anche occuparsi della presa d’atto della sospensione del primo cittadino e del suo vice, che nei giorni scorsi è stata semplicemente comunicata ai consiglieri.
Domani (22 febbraio) una delegazione formata dal sindaco facente funzione Rosa Sabatino (nominata dopo la rinuncia degli assessori Falco e Carusone) e dai gruppi di minoranza dovrebbe essere ricevuta dal prefetto De Felice per dirimere ogni questione.
Secondo alcune indiscrezioni, però, per bypassare il problema, una parte della maggioranza vorrebbe attendere il corso degli eventi perché spera nella scarcerazione dei due esponenti di vertice dell’Amministrazione vitulatina. Allo stato attuale si tratta di semplici illazioni.
Red. Cro.