CASERTA – Il Comune di Caserta, la Pro Loco, VerbumlandiArt, MoviMenti e Ars Supra Partes propongono per il giorno dedicato alla donna una mostra d’Arte contemporanea dal titolo “Rosa senza spine”. L’evento gode del patrocinio dell’Amministrazione comunale di Caserta, del Consolato onorario dell’Uzbekistan per la Campania e il Molise, dell’Associazione Genitori Italiani della Provincia di Caserta, della Fidapa “Calazia” di Maddaloni, dell’Unione Regioni Storiche Europee, di Albatros Magazine e di Liberalibri. La manifestazione si avvale di Annabella Ciardiello quale addetto stampa. L’esposizione, organizzata ed allestita da Ottavia Patrizia Santo, saràpresentata dal critico d’Arte ing. Carlo Roberto Sciascia, Presidente della Pro Loco di Caserta.
L’inaugurazione dell’evento è prevista per mercoledì 8 marzo, alle ore 17:00, presso la sala conferenze della Biblioteca comunale “A. Ruggiero” di Caserta, con ingresso da via R. Lodati n.9. Interverranno alla cerimonia il Sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, l’Assessore alla Cultura prof. Daniela Borrelli, la Responsabile della Biblioteca dott. Marialidia Raffone, il Console onorario dell’Uzbekistan avv. Vittorio Giorgi, la Presidente dell’A.Ge. di Caserta prof. Rosalia Pannitti, la Presidente dell’Associazione Donne Giuriste Italia avv. Giovanna Barca, la Presidente della Fidapa “Calazia” di Maddaloni prof. Valentina Bellini Scala, il Direttore responsabile della rivista Albatros Edizioni prof. Lucia de Cristofaro. Modererà la giornalista Giovanna Paolino. Durante la cerimonia vi sarà un intermezzo musicale con la partecipazione dei giovanissimi Emanuela Dessì al flauto e Giovina Elèna Cianciaruso alla chitarra; il programma propone la Sonata in do maggiore variazione I K545 e Habanera da Carmen di Bizet (duo), Tango en skai di Roland Dyens e Preludio n.1 di Villa Lobas (solo chitarra).
Espongono i seguenti artisti: Gianna Amendola, Gemma Amoroso, Fabio Baccigalupi, Rosa Bencivenga, Maria Comparone, Giovanna Capone, Antonio Costanzo, Daniela Capuano, Iula Carcieri, Antonio Costanzo, Loredana De Nunzio, Rosanna Di Carlo, Renato Falco, Leonilda Fappiano, Tiziana Iannace, Claudia Tonia Manganiello, Jenny Morales, Antonietta Paolella, Pasquale Polito, Massimo Pozza, Silvia Rea, Rita Rosa, Antonio Scaramella, Bartolomeo Sciascia, Anna Scopetta, Pierfelice Trapassi, Ulino Maria, Anna Zulla Ciardiello, Mirella Sonia Zulla.
La mostra, con accesso dalla via Laviano n. 65, Caserta, proseguirà fino al 17 marzo 2017 con il seguente orario: da lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, sabato dalle 10 alle 12:30.
ll titolo dell’evento “Rosa senza spine” – annota Carlo Roberto Sciascia – può apparire singolare ma mette in luce un importante problema: le donne devono essere trattate con i fiori, dei quali la regina è la rosa; quest’ultima, però, non deve nascondere le spine! Infatti, si sente spesso parlare di amore senza comprendere a fondo il significato di questa parola. Amare vuol dire innanzitutto rispettare il partner al di là di ogni problema e/o situazione contingente. Non si può in alcun modo comprendere l’abbinamento dell’amore con la violenza, che non è mai giustificata, né giustificabile. Addirittura sono proprio molte donne, vittima di azioni aggressive da parte dell’uomo, a fornire delle giustificazioni ed alla fine <colpevolizzandosi>! Esse, che pur mostrano ancora sul proprio corpo i segni della violenza subita, spiegano che il proprio uomo le ama <veramente>, che le ha chiesto scusa giustificandosi con l’essere stressato o con l’avere bevuto troppo, che le vuole bene e che non lo farà più … sì, fino alla volta successiva!
Ebbene, il segnale che si vuol dare con questa manifestazione è che bisogna smettere di parlare di simili comportamenti deprecabili senza indicare contemporaneamente la via giusta da seguire nei rapporti umani e, in special modo, nelle relazioni amorose tra due esseri che dovrebbero volersi bene. La violenza è un atto esecrebile che rende l’uomo peggiore delle bestie se si pensa che esse aggrediscono istintivamente solo per mangiare o per difendere il proprio habitat o per superare con la forza gli altri simili per accoppiarsi, mentre l’uomo è capace di uccidere anche solo per piacere e ferire (e qualche volta uccidere) proprio la donna che ama. È prioritario ed inderogabile per la nostra società non descrivere i tanti comportamenti sbagliati, ma insegnare agli uomini il rispetto degli esseri umani, nessuno escluso.
A tal proposito voglio ricordare una barzelletta molto appropriata: “Un genitore, infuriato perché il proprio figlio si lasciava scappare spesso una parolaccia, gli consegnò un quaderno imponendogli di imparare a memoria tutte le parolacce, contenute in esso, in modo da non ripeterle mai!” È opportuno affrontare il problema insegnando come comportarsi, cosa fare e non cosa non fare! L’esposizione sarà visitata dagli studenti delle scuole casertane i giorni successivi all’inaugurazione.
C.S.