Camorra e appalti truccati: coinvolti anche Angelo Consoli e Claudio De Biasio nell’operazione che ha portato all’arresto di 69 persone e l’attenzione su 18 gare

Camorra e appalti truccati: coinvolti anche Angelo Consoli e Claudio De Biasio nell’operazione che ha portato all’arresto di 69 persone e l’attenzione su 18 gare

CALVI R./SPARANISE – Ci sono  anche l’ex consigliere regionale di Sparanise, Angelo Consoli, e l’architetto Claudio De Biasio tra i destinatari delle misure cautelari eseguite questa mattina (15 marzo) dalla guardia di finanza, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’inchiesta contesta i reati di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione mafiosa – a vario titolo – nei confronti di sessntanove persone.  L’indagine ha riguardato 18 procedure di affidamento lavori di committenza pubblica, gestite da enti pubblici nel Napoletano (Mostra d’OLtremare, comuni di Casoria, Pompei, San Giorgio a Cremano, Cicciano per una scuola), nel casertano (Consorzio Sannio-Alifano, , Adisu della Seconda universita’ degli studi oggi ‘Luigi Vanvitelli’, comuni di Alife, Casapulla, Riardo, Francolise, Calvi Risorta e Rocca d’Evandro), e nel beneventano (Cerreto Sannita), destinatari di finanziamenti nazionali e comunitari.

Al centro dell’indagine vi sarebbe il presunto “sistema” che ruota intorno a un professionista napoletano, l’ingegnere Guglielmo La Regina, che sfruttava le sue conoscenze negli ambienti politici regionali e negli uffici della Regione Campania. L’ex assessore al Turismo della Campania, Pasquale Sommese, ora consigliere regionale, si impegnava a garantire il finanziamento dell’opera in cambio di appoggi elettorali o denaro, indicando in qualche caso l’imprenditore che avrebbe dovuto eseguirla. La Regina riusciva a fare inserire nelle commissioni di gara, grazie ad accordi con vari Ordini professionali di Napoli e Caserta, persone a lui vicine che ‘traghettavano’ l’assegnazione degli appalti alle ditte segnalate, dando denaro o latre utilita’ ai sindaci, ai funzioanri degli enti appaltanti e ai commissari di gara che ottenevano incarichi professionali in altre procedure pubbliche.

Ecco il comunicato stampa e il nome degli indagati:


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