VITULAZIO – Alta tensione questa mattina (20-03-2017) in Consiglio comunale a Vitulazio, con Carabinieri e Polizia Municipale impegnati a riportare la calma tra il pubblico. Molti cittadini, infatti, si sono presentati al Comune per assistere all’assise consiliare, paralizzata da circa un mese a causa della parità del numero di Consiglieri Comunali, cinque di maggioranza ed altrettanti di minoranza, situazione che non consente di provvedere alla surroga dei due dimissionari. Il Consiglio Comunale odierno si è riunito in seconda convocazione, poiché alla “prima chiamata” i membri della maggioranza che sostengono il Sindaco “Sospeso” Luigi Romano (prima agli arresti domiciliari e poi costretto al divieto di dimora in Campania), non si presentarono per impossibilità del Presidente del Consiglio. L’assise di questa mattina è stata caratterizzata da circa tre ore di contrasti, prima tra i Consiglieri Comunali di maggioranza e minoranza che se ne sono dette, cantate e suonate di tutti i colori, e poi con il “parapiglia” tra il pubblico presente in massa nella sala delle adunanze, con oltre una cinquantina di persone che hanno provocato una sorta di “zuffa” che ha prima determinato la sospensione dei lavori e l’arrivo di due gazzelle dei Carabinieri, e in seguito la prosecuzione del Consiglio a “porte chiuse” e con il pubblico confinato fuori dall’aula consiliare.
Difatti, dopo le accese polemiche provocate dai componenti della minoranza (Achille Cuccari, Giovanna Lina Scialdone, Raffaele Russo, Giovanna Del Monte e Immacolata Bernardo), i quali hanno rappresentato ai loro colleghi di maggioranza lo stato degli insoliti e vergognosi avvenimenti, che in questo ultimo mese hanno caratterizzato la comunità vitulatina, con gli arresti e le sospensioni “eccellenti” dalle cariche comunali in rispetto della cosiddetta “Legge Severino”. A conclusione degli interventi individuali, le opposizioni hanno chiesto le dimissioni dei loro colleghi della maggioranza ed il successivo scioglimento del Consiglio Comunale per ridare democraticamente la parola agli elettori.
Le parole dei componenti della minoranza non sono servite a nulla, anzi, sono servite solo a scatenare l’ira del pubblico che, vista la sordità di quel che resta della maggioranza del Sindaco Romano e la loro espressa volontà ad andare avanti a tutti costi nella gestione della cosa pubblica, a gran voce e con rabbia urlava “dimettetevi”, “andatevene” e pure qualcos’altro di penalmente rilevabile. Infatti, mentre i Consiglieri minoranza facevano notare ai colleghi di maggioranza, che non avevano il numero dei voti utili per l’approvazione le due proposte di deliberazione riguardanti le surroghe dei due Consiglieri Comunali dimissionari, Antonio Catone e Carmine Di Rubba, dal pubblico si faceva largo Piero Pezzulo che, insieme a Pasqualina De Domenico, dovrebbe entrare in Consiglio e occupare le poltrone lasciate vuote dai due dimissionari. Il Pezzulo, infatti, dal pubblico faceva notare che lui è già Consigliere Comunale, poiché ha già accettato tale incarico presso gli uffici della segreteria comunale, ma che per una faccenda di parità di voti in Consiglio (5 favorevoli e 5 contrari) e soltanto per “interesse politico” non è stato possibile procedere alle surroghe ed al successivo “giuramento”. Infatti, la riunione consiliare di oggi, non è la prima riferita alle surroghe dei due dimissionari, poiché qualche decina di giorni fa ne venne svolta un’altra e con le medesime proposte di deliberazioni che non vennero approvate poiché il numero dei voti favorevoli alle surroghe ed espressi dai cinque della maggioranza (Rosa Sabatino, Assunta Cioppa, Raffaele Di Lillo, Angelo Carusone e Giovanna Falco) risultavano in parità con quelli contrari ed espressi dai cinque della minoranza.
Il peggio è avvenuto qualche minuto dopo, quando è esploso un violento bisticcio verbale tre le Consigliere Comunali Assunta Cioppa della maggioranza e Giovanna Lina Scialdone della minoranza. Tra le due sono volati paroloni, con delle gravi accuse reciproche. Infatti, Giovanna Lina Scialdone, dallo scranno della minoranza e aiutata dal fratello, il dott. Antonio Scialdone (presente tra il pubblico), ha fatto riferimento ad ulteriori indagini da parte della magistratura e riferite ad affidamenti di incarichi professionali concessi a dei congiunti di alcuni amministratori e di un increscioso accadimento presso la piscina comunale ad opera di un geometra comunale. La Scialdone, durante il diverbio, ha urtato con la mano su una suppellettile dell’aula consiliare, è si sarebbe ferita ad un dito. Sanguinante sarebbe stata prontamente soccorsa dal dottor Cuccari. A questo punto, con gli alterchi tra maggioranza e minoranza, dita sanguinanti, pubblico inferocito, paroloni e gravi accuse che giungevano da ogni lato della sala per le adunanze, il Presidente del Consiglio Comunale, il dr. Raffaele Di Lillo, ha sospeso il Consiglio Comunale, avvertendo i Carabinieri della Stazione di Vitulazio. Questi ultimi sono giunti presso il Municipio e, su ordine dello stesso Di Lillo, congiuntamente alla Polizia Locale, hanno fatto sgomberare tutto il pubblico dall’aula consiliare. Per circa quindici minuti il Consiglio si è svolto a “porte chiuse” e dopo che i Consiglieri di minoranza hanno insistito per rifare aprire le porte dell’aula consiliare e far entrare i tanti cittadini che nel frattempo si è erano assiepati lungo le scale ed il cortile, il tutto si è svolto sotto il controllo dei Carabinieri, presenti in massa e guidati dal Maresciallo Gaetano Pirozzi in seno al Comando Stazione di Vitulazio.
In queste lunghe ed intense tre ore di Consiglio Comunale, terminato con un nulla di fatto e con nessuna deliberazione approvata – dato che i voti espressi della maggioranza erano pari a quelli della minoranza e le surroghe non sono state effettuate -, non sono mancati i rimproveri diretti al Presidente del Consiglio Comunale, il dr. Raffaele Di Lillo, accusato dal Consigliere Comunale di Minoranza, l’avvocato Raffaele Russo, di compiere un “colpo di stato” poiché stava per dichiarare valide le deliberazioni nonostante la parità di voti.
20-03-2017
Alfredo Di Lettera