Monnezzopoli vitulatina: il sindaco Romano con un “affidamento diretto” favorì il “compaesano” Di Nardi – violando le più elementari regole di trasparenza e imparzialità -, senza tener conto che un’altra ditta aveva preventivato un risparmio di 60.000 euro per il Comune di Vitulazio: ecco le prove della Procura

Monnezzopoli vitulatina: il sindaco Romano con un “affidamento diretto” favorì il “compaesano” Di Nardi – violando le più elementari regole di trasparenza e imparzialità -, senza tener conto che un’altra ditta aveva preventivato un risparmio di 60.000 euro per il Comune di Vitulazio: ecco le prove della Procura




VITULAZIO – L’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Maddaloni e della Stazione di Vitulazio che provocò l’arresto del Sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, ha “scoperchiato” un avvilente scenario in cui amministratori pubblici, eletti e/o nominati a garanzia e tutela degli interessi della collettività, piegano la funzione pubblica a meri interessi privati. Al comune di Vitulazio, è emersa una gestione “domestica” da parte del Sindaco Luigi Romano e di alcuni amministratori comunali a lui vicini, mediante l’asservimento delle funzioni pubbliche ad interessi personali, a discapito ovviamente dell’interesse collettivo. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei prossimi giorni, potrebbero determinare ulteriori colpi di scena. Il Sindaco di Vitulazio, cosi come accertato dalla magistratura, nell’affidare incarichi e servizi pubblici, violava le più elementari regole di trasparenza ed imparzialità, per soddisfare interessi propri e dei suoi sodali, con il risultato di realizzare un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica. (Comunicato Stampa – Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere del 15-02-2017 – Allegato 1);

La Società “Ambiente e Servizi Srl” che, aspirando ad assumere il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani per conto del Comune di Vitulazio, immediatamente dopo aver appreso dell’emissione di un’ordinanza contingibile ed urgente del 07-08-2015 e recante la firma del Sindaco, Luigi Romano, a favore della DHI Di Nardi Holding Industriale Spa, presentò un’offerta migliorativa, dichiarandosi disponibile ad effettuare il medesimo servizio ad un prezzo inferiore del 10% rispetto a quello per il quale era stato aggiudicato alla Ditta “Alba Paciello” da Casapulla, che fino a quel momento aveva gestito il medesimo servizio e sospeso per la sopraggiunta conferma dell’interdittiva antimafia da parte del Consiglio di Stato. (Ordinanza contingibile e urgente – firma del Sindaco Romano – affidamento in via temporanea ed urgente del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani per mesi tre alla Società D.H.I. Di Nardi Holding Industriale Spa, con sede in Pastorano – Prot. n. 7255 del 07-02-2015 – Allegato 2);

La società “Ambiente Servizi Srl”, cosi come si evince dagli atti prodotti dai magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha poi sporto una denuncia in data 18-08-2015, rappresentando all’Autorità Giudiziaria le illecite modalità, mediante le quali, il servizio di raccolta dei rifiuti soldi urbani era stato affidato alla DHI Spa di Alberto Di Nardi. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagine 166 e 167 – Allegato 3)

A questo punto entra in scena, il faccendiere dei rifiuti, Antonio Scialdone, che nel verbale di interrogatorio del 23-09-2016, testualmente dichiara: “Il 18 agosto (2015, n.d.r.) ho presentato in qualità di consulente della società Ambiente e Servizi ho redatto una denuncia poi firmata dalla dott.ssa Giovanna Iannotta Amministratore Unico della predetta società, per evidenziare una illecita gestione dell’affidamento diretto della raccolta dei rifiuti nel Comune di Vitulazio. Tale denuncia è stata formalizzata nei confronti dell’attuale Sindaco Luigi Romano e altri dirigenti comunali”. Lo stesso Scialdone, con dichiarazioni rese il 26-10-2015, riferiva alla Polizia Giudiziaria, di aver appreso che l’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani alla DHI Spa era stato concordato dal Sindaco Romano e dal Di Nardi Alberto “dietro assunzione di personale” all’interno dell’organico della società Interagir Srl (proprietà al 60% di Alberto Di Nardi, al 20% di Gianluigi Scialdone e al restante 20% di Giovanni Di Rubba). Lo Scialdone, faceva anche i nomi di tre giovani che dovevano essere assunti dalla società di Alberto Di Nardi. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagina 55, 56 e 57 – Allegato 4)

Le dichiarazioni dello Scialdone sono state ampiamente riscontrate successivamente da Alberto Di Nardi che, nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto, dopo il suo arresto avvenuto nel marzo del2016, hachiarito i termini dell’accordo corruttivo intercorso con il Sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, e l’Assessore all’Ecologia Catone, non solo per l’assegnazione dell’affidamento del servizio, ma pure per  le successive proroghe del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Vitulazio ricevuti in cambio di prebende di varia natura. Difatti, dopo che gli Uffici Comunali verificavano che la Impresud Srl (società che risultava seconda nella gara aggiudicata alla ditta Individuale Alba Paciello, alla quale era stato revocato l’affidamento per sopraggiunta Interdittiva antimafia) aveva effettivamente rinunciato all’incarico che gli spettava per legge, senza alcun tipo di gara, il Sindaco Romano, in data 07-08-2016 emette la già citata ordinanza contingibile ed urgente (Allegato 2) a fronte del pagamento da parte dell’Ente pubblico, del corrispettivo mensile di 53.542,62 euro, oltre Iva al 10%, alla DHI Spa della famiglia Di Nardi. Un’attenta ricostruzione dei fatti viene “sciorinata” dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il dott. Sergio Enea che, esaminati tutti gli atti prodotti dall’indagine della locale Procura della Repubblica, retta dal Procuratore Capo, la dr.ssa Maria Antonietta Troncone, e seguita dai Sostituti, dott. Carlo Fucci e dott. Giacomo Urbano, ha accertato l’intera vicenda “vitulatina” riferita all’appalto della spazzatura.

Immediatamente dopo la pubblicazione della summenzionata ordinanza sindacale per l’affidamento diretto (senza alcuna gara) alla società DHI Spa, l’altro concorrente, ovvero la società “Ambiente e Servizi Srl” della dott.sa Iannotta che, sebbene operante nello stesso contesto territoriale ed avente sede perfino a Vitulazio, non era stata in alcun modo interpellata dagli Uffici Comunali, con nota del 10-08-2016 (Protocollo Generale del Comune di Vitulazio n. 7266) inviata al Comune di Vitulazio, chiedeva di essere invitata a partecipare alla gara o all’affidamento (licitazione privata) per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Sempre la società “Ambiente e Servizi Srl”, con sede in viale Kennedy n. 11 di Vitulazio, dopo aver trasmesso agli uffici comunali, un carteggio di presentazione dei vari servizi che poteva offrire e che gli stessi non erano stati presi in alcuna considerazione da politici e funzionari e prendendo atto dell’effettiva assegnazione del servizio alla Dhi Spa, attraverso un affidamento diretto, trasmetteva un’ulteriore comunicazione al Comune di Vitulazio. Con successiva nota, sempre del 10-08-2017 (Protocollo Generale n.7311 del 2015), l’Ambiente e Servizi Srl, manifestava la propria immediata disponibilità ad effettuare il medesimo servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti per conto del Comune di Vitulazio “agli stessi patti e condizioni della società Alba Paciello con uno sconto sul prezzo praticato pari al 10% (dieci per cento) sul cannone mensile”, ossia il 10% in meno di quanto stava per essere corrisposto anche alla Dhi Spa. In aggiunta, sempre la società “Ambiente e Servizi Srl”, non si perdeva d’animo ed inviava un ulteriore sollecito all’amministrazione comunale, con nota del 15-09-2015 (Protocollo Generale n. 8278), nel quale veniva reiterata la proposta contrattuale del 10% in meno rispetto alla somma già adottata in precedenza con la ditta Alba Paciello e successivamente con la Dhi Spa.

Per meglio comprendere la portata dello sconto che la ditta “Ambiente e Servizi Srl” intendeva praticare al Comune di Vitulazio, sia sufficiente rilevare che il cannone mensile dovuto dal Comune di Vitulazio al soggetto assegnatario del servizio pubblico, ovvero la Dhi Spa, era di 53.542,62 euro. Attraverso un agevole calcolo è possibile osservare che se il Comune di Vitulazio, invece di assegnare senza alcuna gara il servizio dei rifiuti solidi urbani alla Dhi Spa, avesse indetto una procedura negoziata, avrebbe quantomeno ottenuto la possibilità di assegnare il servizio al prezzo inferiore indicato dalla Ambiente e Servizi, ottenendo così un risparmio annuale pari ad 64.251,12 euro (ovvero 5.354,26 al mese, corrispondente all’importo dello sconto proposto da Ambiente e Servizi Srl), cifra non certo modesta per un comune di poco meno di 8.000 abitanti.

Giova altresì rilevare che l’offerta della “Ambiente e Servizi” interviene in epoca antecedente a quella nella quale sarebbe stato effettuato il “passaggio di cantiere” tra la ditta “Alba Paciello” e la Dhi Spa (in data 12-08-2015) e consente di affermare che l’ordinanza sindacale del 07-08-2015 poteva ancora essere utilmente revocata, anche perché nessuna doglianza avrebbe potuto formulare la DHI Spa, visto che la sua assegnazione non era stata preceduta da alcuna formale gara pubblica. Invece, il Comune di Vitulazio, ignora tale offerta e solo con nota del 21-09-2015 (Protocollo Generale n. 8485 del 2015 ed in risposta al sollecito dell’Ambiente e Servizi Srl del 15-09-2015) comunica all’Ambiente e Servizi che la sua disponibilità ad espletare il servizio di igiene urbana era stata acquisita in data 10-08-2015 e quindi a “rapporto contrattuale già avviato con altra ditta” … ovvero la Dhi Spa. Nella medesima nota si fa presente che non era in atto alcuna pubblicazione di procedura negoziata per l’affidamento del servizio, tale da giustificare l’esame dell’offerta dell’Ambiente e Servizi Srl e che comunque a breve sarebbe stata indetta una gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani sul territorio comunale. Ciò che occorre rimarcare e che in realtà alla data del 10-08-2015 non vi era alcun rapporto contrattuale avviato con la DHI Spa, visto che non vi era stato formalizzato alcun contratto, ma era stato soltanto emesso un provvedimento ex art. 191 del D.lgs. 152/06 con il quale veniva ordinato alla Dhi Spa di svolgere il servizio di raccolta rifiuti. Non essendovi alcuna contrattazione intercorsa fra le parti – Comune di Vitulazio e DHI Di Nardi Holding Industriale Spa – e visto che non era stato formalizzato alcun contratto, ma era stata emessa un’ordinanza contingibile ed urgente a firma del Sindaco Romano che aggiudicava, direttamente alla società della Famiglia Di Nardi, il servizio di raccolta dei rifiuti, il Comune di Vitulazio, poteva ben revocare l’atto sindacale avviando una regolare procedura negoziata ed urgente cosi come previsto dal Codice degli appalti (ex art. 57, comma 2, lett. c del d.lgs 163/06). Una volta assegnato direttamente il servizio di igiene urbana alla Dhi Spa, gli amministratori del Comune di Vitulazio si sono guardati bene dall’indire una procedura di gara pubblica, pur consapevoli della disponibilità di un’altra ditta (Ambiente e Servizi Srl) a svolgere il servizio ad un costo inferiore ed invece hanno prorogato il servizio di raccolta e trasporto rifiuti per altri nove mesi alla DHI – Di Nardi Holding Industriale Spa. Una prima proroga di tre mesi veniva addirittura disposta direttamente dal Responsabile dell’Area Comunale per i Lavori Pubblici e Servizi Manutentivi, l’Architetto Cornelio Socci, con determina n. 154 del 12-11-2015, previa nuova verifica di disponibilità inviata alla DHI Spa in data 10-11-2015. Una seconda proroga di ulteriori sei mesi è stata disposta con ordinanza contingibile ed urgente del 11-02-2016 (Protocollo Generale n. 1333) a firma del Sindaco Luigi Romano ed anche in questo caso preceduta da un invito alla DHI Spa da quest’ultima accettato. In definitiva, il Comune di Vitulazio, nella persona del Sindaco, Luigi Romano, ha assegnato senza gara pubblica il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani alla DHI Spa per la durata complessiva di un anno, ignorando del tutto un’offerta migliorativa giunta dall’altra ditta operante nel medesimo settore (la Ambiente e Servizi Srl) che gli avrebbe assicurato un risparmio di spesa annuale pari 64.251,12 euro. Va infine rilevato che dalle dichiarazioni, rese ai magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, da Alberto Di Nardi e Antonio Scialdone è emersa la prova che il Sindaco Romano e l’Assessore Catone avevano dato indicazione al Responsabile dell’Ufficio Tecnico, l’Architetto Cornelio Socci, di predisporre un futuro bando di gara per il servizio in esame “cucito su misura” per la DHI – DI Nardi Holding Industriale Spa, in modo tale da garantirle l’aggiudicazione.

Di ciò vi è innanzitutto un risconto documentale che comprova che il Romano ed il Capone avevano l’intenzione di regolarizzare l’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti alla DHI Spa, facendole vincere un bando di gara appositamente preparato e superando così il periodo di assegnazione provvisoria con ordinanze (affidamenti diretti) contingibili ed urgenti. Effettivamente, la Giunta Comunale di Vitulazio, con la delibera n. 11 del 05-02-2016 (presenti Romano e Catone) aveva approvato il progetto da porre a basa d’asta dell’appalto del servizio di igiene urbana. Il progetto prevedeva, per l’appunto, l’assegnazione del servizio per il periodo di cinque anni ed indicava come base d’asta il cannone mensile di 67.987.17 euro, oltre l’iva. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagine 181, 182 e 183 – Allegato 5);

In conclusione, rammentiamo che una nota del 01-03-2017, la dr.ssa Giovanna Iannotta in qualità di Amministratrice unica della società “Ambiente e Servizi Srl” di Vitulazio, precisò che: “il dr. Antonio Scialdone non ha mai avuto alcun incarico di consulenza né tanto meno era nella compagine societaria a nessun titolo; di non aver mai presentato denuncia contro il Comune di Vitulazio per l’affidamento diretto mediante ordinanza ad altra azienda concorrente; Infine, in data 10-08-015 non è stata presentata nessuna memoria scritta e tanto meno è stato chiesto di accertare eventuali illegittimità del succitato affidamento, in quanto in quella data la sottoscritta non è mai stata presso la Caserma dei CC di Vitulazio; Per cui si comunica inoltre che in data 28-02-2017 presso la caserma dei CC Vitulazio è stata esposta denuncia di disconoscimento della firma e del contenuto apposto sotto la denuncia memoria presentata in data 10-08-2015”. (Comunicato della Società “Ambiente e Servizi Srl” del 01-03-2017 afirma della dott.sa Giovanna Iannotta – Allegato 6).

11-04-2017

Alfredo Di Lettera

1-all-comunicato-stampa-della-procura-della-repubblica-di-santa-mariadel-15-02-2017-dott-ssa-troncone

2-all-ordinanza-sindaco-romano-affidamento-dhi-spa-prot-7225-del-07-02-2015

3-all-stralcio-ordinanza-n-7767-2015-gip-di-s-maria-capua-vetere-%e2%80%93-dott-sergio-enea-%e2%80%93-pagine-166-e-167

4-all-stralcio-ordinanza-n-7767-2015-gip-di-s-maria-capua-vetere-%e2%80%93-dott-sergio-enea-%e2%80%93-pagine-55-56-e-57

5-all-stralcio-ordinanza-n-7767-2015-gip-di-s-maria-capua-vetere-%e2%80%93-dott-sergio-enea-%e2%80%93-pagine-181-182-e-183

6-all-comunicato-stampa-ambiente-e-servizi-srl-dott-ssa-iannotta-del-01-03-2017

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