I pm della Dda di Napoli chiedono la condanna a 10 anni di reclusione per il “Re del Pane” Morico che fino a qualche tempo fa aveva un punto vendita anche a Vitulazio

I pm della Dda di Napoli chiedono la condanna a 10 anni di reclusione per il “Re del Pane” Morico che fino a qualche tempo fa aveva un punto vendita anche a Vitulazio

VITULAZIO – Si è tenuta lo scorso 20-04-2017 la requisitoria per l’inchiesta sul racket del pane dei Morico con l’ombra del “clan dei casalesi – fazione Zagaria”. I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, Maurizio Giordano e Alessandro D’Alessio, hanno chiesto condanne che vanno dai 4 ai 12 anni per 6 imputati, e due assoluzioni. Per il noto imprenditore Gianni Morico, l’accusa ha chiesto 10 anni, mentre per il fratello Vincenzo Morico la pena richiesta è stata di 6 anni. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i commercianti del casertano erano costretti ad acquistare il pane del clan dei Casalesi, prodotto dall’imprenditore Gianni Morico, titolare del marchio omonimo, che per garantirsi il risultato ricorreva ai “servigi” di Mario Maio, esponente di spicco di un’altra fazione, quella riconducibile a Francesco Schiavone, detto “Sandokan”. Il clan imponeva il pane anche ai commercianti dell’Agro caleno. Fino a qualche tempo fa, il marchio “Morico” era ben visibile all’esterno di un supermarket situato in viale Kennedy, a ridosso dello Stadio Comunale. L’udienza con rito abbreviato si è celebrata lo scorso 20-04-2017, innanzi alla sezione del Giudice per le Udienze Preliminari, dott.ssa Ludovica Mancini. La sentenza è prevista per la fine del mese di maggio, dopo le arringhe degli avvocati difensori degli imputati.

Alfredo Di Lettera

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