VITULAZIO – Nel corso dell’infuocata riunione del Consiglio Comunale di Vitulazio, svoltasi ieri pomeriggio (27-04-2017), i cinque Consiglieri Comunali di Minoranza (Achille Cuccari, Raffaele Russo, Giovanna Del Monte, Immacolata Bernardo e Giovanna Lina Scialdone), per l’ennesima volta, hanno messo alle strette quelli che resta della maggioranza composta da soli quattro componenti (Raffaele Di Lillo, Assunta Cioppa, Angelo Carusone e Rosa Sabatino), la quale, da circa due mesi e ben tre assise consiliari, non riesce ad approvare le surroghe dei consiglieri dimessisi a seguito delle note vicende giudiziarie dello scorso 15 Febbraio. Al momento, con una maggioranza consiliare che è diventata minoranza, un‘opposizione che numericamente supera la maggioranza: il Sindaco Luigi Romano “sospeso” dal Prefetto di Caserta e costretto a vivere fuori provincia su ordine della magistratura; un Commissario Prefettizio (dr.ssa Daniela Chemi) e un sub-commissario (dr. Cesario Gaudino) inviati dal Prefetto a svolgere le funzioni di Sindaco e Giunta Comunale di Vitulazio; tre consiglieri comunali dimessisi (Carmine Rubba, Antonio Catone e Giovanna Falco) e con i non eletti della lista “Unità e Solidarietà” (Pasqualina Maria De Domenico, Pietro Pezzulo e Giovanni Caso) impossibilitati a subentrare in assise; con il bilancio finanziario di previsione dell’Ente che doveva essere approvato entro il 31 marzo scorso e che non è stato ancora approvato dal Consiglio Comunale, nonostante la diffida del Prefetto e del Revisore Contabile previo lo scioglimento dell’assise; un ricorso pendente presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania in merito alla questione delle surroghe che da ben tre sedute non possono essere compiute a causa del voto sfavorevole espresso dal Consiglio Comunale (5 voti contrari e 4 favorevoli); risse verbali in Consiglio Comunale, sospensione dei lavori consiliari che, in un’occasione sono continuati finanche a porte chiuse; presenza delle forze dell’ordine (Polizia Municipale e Carabinieri) per sedare i tafferugli verbali e assicurare l’ordine nel corso delle riunioni consiliari, caratterizzate dalla massiccia presenza di pubblico. (A margine il video con le immagini dello scontro verbale tra maggioranza e minoranza).
Una situazione che è stata fotografata dalle dichiarazioni dei Consiglieri Comunali di Minoranza, Achille Cuccari e Giovanna Lina Scialdone, ai quali si sono associati anche i Consiglieri Raffaele Russo, Giovanna Del Monte ed Immacolata Bernardo. “Questo gruppo politico non riesce a trovare altre parole, altri termini, altre espressioni, per esprimere ancora una volta sconcerto, perplessità e indignazione rispetto all’atteggiamento che i naufraghi dell’ormai ex maggioranza amministrativa stanno tenendo, con pervicace testardaggine, di fronte ai fatti di assoluta gravità che hanno purtroppo coinvolto il nostro Comune. Di fronte a tanto, di fronte a tanta testardaggine, ad una indomita cocciutaggine che si scontra con atti giudiziari che sembrano essere di assoluta limpidezza, si può solo pensare che o siete privi di sensibilità istituzionale o condividete l’operato di chi oggi è privato della libertà. Ci sono valori antichi come la dignità, l’orgoglio, la reputazione, il senso del limite che sono lontani anni luce dal vostro modo di essere e di operare. Siamo garantisti a oltranza, ma di fronte a talune accuse che la magistratura ha mosso, sarebbe stato opportuno fare non uno, ma centouno passi indietro. Per rispetto verso la cittadinanza, onesta e laboriosa, e purtuttavia smarrita e mortificata; e per rispetto verso questo Consiglio, ingabbiato da logiche che non hanno nulla di politico-amministrativo e che sembra esistere ancora, pure in uno stato di coma profondo, per salvaguardare eventuali interessi sottostanti. I fatti che hanno interessato questo nostro Comune, vanno guardati con distacco, con limpida coscienza e con un abito mentale di obbiettività. Tutti dobbiamo ricordare, pur senza colpevolizzare alcuno, che i Magistrati rappresentano lo strumento attraverso il quale realizzare la pulizia materiale e morale della società. Al nostro sconcerto ed alla nostra indignazione, corrisponde un profondo desiderio di verità e di chiarezza…. Da tempo, ormai, su questo Comune il buio sovrasta la luce. Riflettiamo ancora una volta e per l’ultima volta, sulla possibilità di andare via tutti, subito e senza tentennamenti. Dimetterci per evitare una lunga agonia. Dimetterci per mettere fine a questo accanimento terapeutico su un corpo che da tempo presenta un elettroencefalogramma piatto. Dimetterci per non tradire un mandato, ma per essere tutti più liberi da ogni condizionamento. È la soluzione migliore per spegnere i riflettori su queste torbide e dolorose vicende, per far sedimentare quanto accaduto, mantenendo allo stesso tempo vivo e forte il senso del rispetto delle leggi – Achille Cuccari e Giovanna Lina Scialdone”.
A rincarare la dose è stata l’ex vice-sindaco Giovanna Del Monte, attualmente Consigliere Comunale in seno al Gruppo di Minoranza, che ha dichiarato: “… In questa condizione si è giunti a causa delle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto parte della maggioranza. Questa amministrazione non può continuare il suo cammino perché mancano le condizioni politiche ed amministrative per continuare. La surroga dei candidati che non hanno ottenuto il consenso degli elettori non può costituire motivo per rimettere insieme una maggioranza che non esiste più. Tra l’altro, questa maggioranza ha fallito il suo obbiettivo; il programma elettorale non è stato realizzato anzi, nessun punto del programma è stato mai discusso. Il Sindaco e questa maggioranza non hanno operato nell’interesse della città ed hanno creato il vuoto tra loro ed i cittadini; richieste dei singoli mai considerate; esigenze del paese non colmate; gestione del potere del tutto individuale e non tesa al benessere ed al progresso economico e sociale; I fatti di cronaca sono il risultato di una cattiva amministrazione della cosa pubblica. È scaduto il tempo, oggi non si può rimediare ai guasti con una scelta superficiale quale può essere la surroga. La mancanza di un Sindaco che ha proposto alla città un programma e che è stato scelto affinché attuasse quel programma, fa crollare tutta l’impalcatura. Il Commissario Prefettizio, vista la sua esperienza in merito, sicuramente svolgerà l’ordinaria amministrazione nel migliore dei modi traghettando il paese verso nuove elezioni senza sostituirsi alla vecchia maggioranza – Giovanna Del Monte”.
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28-04-2017
Alfredo Di Lettera