Primo maggio: NO alla schiavitù del lavoro nei festivi, blitz di precari e movimenti al Medì di Teverola

Primo maggio: NO alla schiavitù del lavoro nei festivi, blitz di precari e movimenti al Medì di Teverola

PIGNATARO M./TEVEROLA – Questa mattina (Domenica 30 aprile) blitz di precari e movimenti al centro commerciale Medì di Teverola (CE), contro il lavoro nei giorni festivi e verso il 1 maggio di lotta a Bagnoli. “Contro la schiavitù del lavoro nei festivi, creare e organizzare il sabotaggio” è stato lo slogan scandito da compagne e compagni precari mentre facevano irruzione nella grossa struttura. Subito è nato un tentativo della security di bloccare il corteo spontaneo, tentativo che è stato subito respinto dalla determinazione dei compagni che hanno sfilato e megafonato tra i tantissimi negozi, lugo reale dello sfruttamento e della precarizzazione delle vite di tante e tanti. Grande è stata la solidarietà delle lavoratrici e dei lavoratori costrett* dalle ultime politiche del lavoro (tra cui Jobs act) ad asfissianti turnazioni lavorative anche nei giorni festivi, solidarietà e complicità frutto della palese condizione di sfruttamento a cui sono sottoposti e della necessità di ribellarsi. L’iniziativa nata per il lancio del corteo napoletano del 1 maggio a Bagnoli, è stata soprattutto una prima occasione per mettere in campo reti di solidarietà e connettere gli sfruttati, dal reparto della grande distribuzione a quello della logistica, del teleselling e della ristorazione. Lungi da noi l’immaginarci soluzioni semplicistiche e percorsi brevi e pur riconoscendo la difficoltà del campo d’azione viviamo sulla nostra pelle l’esigenza di iniziare questo percorso di emancipazione dai ricatti. Un primo appuntamento di un percorso che si snoderà su tutto il territorio e che attraverserà i luoghi dello sfruttamento nel tentativo di incendiare la prateria della dignità precaria.

COORDINAMENTO TERRA DI LAVORO

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