CAPUA – “I progressi della medicina: il difficile cammino per vincere le infezioni”: è la tematica della conferenza che il professor Giuseppe Romagnuolo (docente di Storia della Chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli) terrà venerdì 5 maggio, con inizio alle ore 18, al City Hall Eventi di Via Giulio Cesare Falco.
L’importante convegno, a libero ingresso, è stato programmato dalla prestigiosa Associazione “F. Palasciano”, d’intesa con la sede capuana della Croce Rossa Italiana, il Centro Unesco di Caserta e il Rotary Club “Capua Antica e Nova”.
Anticipando a grandi linee la ricostruzione storico-scientifica oggetto della sua conferenza, l’illustre relatore osserva che «nel lungo cammino evolutivo della Medicina i nemici del chirurgo sono stati il dolore, l’emorragia, l’infezione; di tali tre nemici, due sono stati ampiamente battuti attraverso i progressi dell’Anestesia e, rispettivamente, dell’Anatomia chirurgica e della Tecnica chirurgica, e questi sono, appunto, il dolore e l’emorragia. Non così può dirsi dell’infezione; essa, sebbene molti sono stati i progressi in questo campo, non può ancora considerarsi “battuta”. Anzi rimane in campo a costituire il nemico da battere specialmente nei pazienti da sottoporre agli interventi chirurgici più complessi».
Ad analizzare quadro attuale di riferimento il professor Romagnuolo giungerà prospettando un interessante excursus: dai padri della Medicina antica occidentale (Ippocrate, Celso, Galeno…) alla contemporaneità, senza trascurare ovviamente “i secoli di mezzo”. Riemergeranno così tappe fondamentali siglate grazie al tenace impegno di famosi ricercatori e clinici italiani e stranieri: da Cesare Magati ad Alexander Monro, da Enrico Bottini a Oliver Wendel Holmes, da Ignac Semmelweiss a Joseph Lister, da Ernst von Bergmann a William Halsted. Si tratterà di una corposa rassegna che nell’intendimento del relatore vorrà configurarsi come «un appassionato omaggio a quanti hanno combattuto con lucidità, pertinacia e genialità, non per il proprio vantaggio ma per il bene comune, non disgiunto da un tributo di stima e di affetto per la città di Capua, da sempre culla di profonda cultura e gloriose tradizioni».
Un omaggio e un tributo ai quali autorevolmente darà voce un personaggio del mondo accademico che, fra l’altro, è dirigente della Chirurgia Generale 3 del Cardarelli di Napoli e segretario del Collegium Historicum Chirugiae da lui fondato nel 2005 in tandem col professor Andrea Renda. Un omaggio e un tributo di cui potranno andar fieri i sodalizi organizzatori da lunghi anni attivi sul difficile fronte dei servizi culturali e sociali che onorano la civitas capuana. Un omaggio e un tributo che saranno resi davanti a un pubblico di operatori sanitari, studiosi e appassionati di medicina sensibili alle lezioni della storia e ben consapevoli del valore della ricerca.
Raffaele Raimondo