PIGNATARO MAGGIORE – Scoperto un bunker ricavato sotto il pavimento della Villa confiscata al Boss Antonio Abbate di Pignataro Maggiore, oggi collaboratore di giustizia. La scoperta è stata compiuta da alcuni operai che stavano svolgendo dei lavori di restauro all’interno della struttura confiscata qualche anno fa al sanguinario boss pignatarese. Sul posto, dopo la segnalazione, si sono prontamente portati i militari della locale Stazione dei Carabinieri, agli ordini del Maresciallo Raffaele Gallo, coadiuvati dalla Polizia Municipale di Pignataro Maggiore del Capitano Alberto Parente. Prontamente è stato contattato anche il magistrato di competenza e sul posto sono giunti gli uomini della squadra rilievi del Nucleo operativo e investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta.
I militari, hanno scoperto in una delle stanze della mega villa, sita in una traversina di via Vittorio Veneto, un cunicolo sotterraneo accessibile attraverso la botola sul pavimento. Al momento, ad opera dei Carabinieri e della Polizia Municipale e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono ancora in corso degli accertamenti al fine di verificare se il cunicolo scoperto conducesse in un bunker destinato, molto probabilmente, ad ospitare i boss in latitanza o nascondere delle armi. La villa in questione, prima della definitiva confisca avvenuta nel 2013, era appartenuta al boss Antonio Abbate, del cartello camorristico Lubrano-Nuvoletta-Ligato, pentitosi nel lontano 1998 e poi condannato anche per la strage di Acerra del 1992, indicato da altri pentiti, quale esecutore materiale di molti omicidi. Nei prossimi giorni, è prevista l’inaugurazione della villa che è stata affidata dal Comune di Pignataro Maggiore ad una cooperativa sociale del posto.
22-05-2017
Alfredo Di Lettera