PASTORANO – Ieri mattina (25 giugno) si è svolta la prima seduta del neo eletto Consiglio comunale di Pastorano. I lavori si sono aperti con la convalida degli eletti e il giuramento del nuovo sindaco, Vincenzo Russo. Quest’ultimo ha presentato ufficialmente la nuova squadra di amministratori che lo supporterà nel prossimo quinquennio. Entrano in Giunta Daniela D’Angelo – in qualità di vice sindaco – e Valeria Lo Sapio. Avranno delle deleghe, pur non facendo parte dell’esecutivo, i consiglieri comunali Giuseppe Caimano, Carmine D’Onofrio, Antonella Lima e Pietro Vito (per lui anche la nomina a capogruppo di “Pastorano…si può dare di più”). L’assemblea, inoltre, ha eletto come nuovo presidente la signora Maria Marfella e i membri della nuova Commissione elettorale.
Il primo cittadino ha voluto aprire questo nuovo mandato amministrativo richiamando maggioranza e minoranza alla pacificazione dopo una campagna elettorale giocata con toni spesso molto duri. L’invito, visti gli interventi di alcuni esponenti della minoranza, sembra essere caduto nel vuoto. I candidati a sindaco sconfitti Diana e Capezzuto hanno posto questioni di procedura e di opportunità relativamente alle nuove nomine.
Il capogruppo di “Pastorano ci piace”, Gaetano Di Gaetano, invece, ha chiesto di svolgere le sedute del Consiglio nella sala del Centro Sociale “Paolo Borsellino”, incontrando il favore della maggioranza. A tale richiesta, il consigliere comunale di opposizione ha aggiunto anche due interrogazioni relativamente a eventuali interventi della nuova Amministrazione comunale in merito alla situazione ambientale dell’ex Pozzi (e non della cava – come scrive erroneamente lo stesso dal suo profilo facebook e qualche testata provinciale -, nell’ex Pozzi non esiste alcuna cava) e dell’industria di smaltimento dei rifiuti del gruppo Esogest Ambiente. Questioni sulle quali il gruppo di maggioranza, anche attraverso una nota diffusa nelle scorse ore, replica in modo generico sostenendo di voler affrontare la questione ambientale così come preannunciato in campagna elettorale.
Red.