PASTORANO – Di seguito la replica del sindaco di Pastorano, Vincenzo Russo, al nostro articolo di sabato sulle recenti elezioni amministrative (leggi qui). Come avevamo avvertito attraverso qualche tiepida reazione della maggioranza e della minoranza, rispetto a notizie circolate in queste settimane, si cerca di reinterpretare alcuni dati e di chiarirne il senso con una rilettura che – crediamo – dovrebbe rasserenare gli animi dopo una dura campagna elettorale. Ne comprendiamo la ragione e lo spirito: è nel giusto interesse di tutti – e del primo cittadino in particolare – ricostruire la concordia politica e sociale in un comune che ultimamente ha vissuto forti contrapposizioni e tanti problemi. Ovviamente ringraziamo il sindaco per averci fornito la sua visione, oltre che importanti chiarimenti, e aver completato il quadro della situazione, permettendoci di dare ai lettori diversi punti di vista di una realtà, come spesso accade, complessa e sfuggente.
Ecco la lettera del sindaco:
Egregio Direttore,
mi è capitato di leggere il suo editoriale sulle ultime elezioni comunali di Pastorano.
Ritengo, per darle la possibilità di avere una visione più chiara e più precisa, fornirle alcune considerazioni.
In alcuni passaggi, riprendendo dai “si dice”, “i ben informati”, i “capannelli”, ha sottolineato come io abbia vinto la competizione elettorale utilizzando “una strategia diversa” dall’uscente e, “visti i risultati, più efficace collezionando pacchetti di voti facendo leva su interi gruppi familiari”.
Lei usando le sue fonti, che devo ritenere naturalmente anonime, ha fatto riferimento in particolare a tre componenti la mia lista, che mi avrebbero consentito di vincere. Io direi, e senza falsa modestia, con tutta la mia squadra di candidati, di stravincere.
Lei, nel suo lavoro di cronista, dando ascolto ai “si dice”, “i ben informati”, i “capannelli”, nel caso non saprei in verità, sottolinea che avrei sfilato un candidato, Pietro Vito, al candidato Di Gaetano, che “attraverso l’operazione simpatia della lista “Pastorano ci piace”, aveva tentato di tirare acqua al suo mulino pubblicizzando sui social l’amicizia con l’attuale sindaco di Pignataro Maggiore”, che invece, proprio con la candidatura di Vito, nipote acquisito del capogruppo di “Ricoloriamo Pignataro”, Amelia Adduce, avrebbe dato un apporto decisivo alla mia lista. Ebbene non riesco a vedere quale sarebbe stata la mia scorrettezza. Cioè non riesco a capire che obbligo avessero l’avv. Magliocca ed il Vito nei confronti del Di Gaetano. Se, poi, esistesse altro, bisogna chiederlo direttamente agli interessati. Le sembra? E non vado oltre per correttezza per l’acqua e il mulino!
E veniamo al secondo sgarbo, quello della “numerosa ed influente famiglia dei maritanielli, che in passato avevano appoggiato l’ex consigliere comunale Domenico Magliocca che pure alla vigilia di queste elezioni era stato contattato da Gaetano Di Gaetano per una possibile candidatura, ma – secondo i soliti ben informati – il buon Mimì avrebbe scelto l’appoggio esterno all’ex compagno socialista.”
Scusi, egregio direttore, dov’è lo sgarbo? Cioè il semplice contattare una persona invitandolo a far parte di una lista, comporta poi alla stessa l’assoluto obbligo di non fare scelte diverse e condivise. Lo storico compagno MImì, che vive ormai da tempo lontano dalla nostra cittadina, e che per il passato è stato anche mio compagno di lista in altre competizioni, non si sarebbe mai sognato di impedire ad una sua parente, nel caso Antonella Lima, di candidarsi con la mia lista.
Chi afferma tanto, evidentemente non conosce bene Mimì, anzi non lo conosce per niente, e così lo può solo offendere. Ma forse il problema è più terra terra, che certo non sfugge alla sua esperienza.
E veniamo al terzo sussurro o, nel caso, alle grida, che mi piace citare testualmente.
“Secondo quanto si sente dire, infatti, Russo si sarebbe assicurato l’appoggio della potente famiglia di imprenditori agricoli, caseari e della ristorazione che possiedono il noto ristorante Russo Center, attraverso la candidatura della signora Maria Marfella (non a caso nuovo presidente del Consiglio Comunale con delega alle politiche agricole)“.
Potrei dire e scrivere tanto e di più, ma non è il caso, per un fatto abbastanza semplice, anzi direi scolastico.
Mi limito a farle sapere che la famiglia citata è nient’altro che la mia famiglia!
A quelli che le hanno fatto arrivare questa non notizia, potrei rispondere fragorosamente alla napoletana, come ha insegnato il grande Eduardo. Ma per correttezza nei suoi riguardi, egregio Direttore, mi limito a seppellirli sotto una grossa risata.
Con la stima di sempre,
Vincenzo Russo
Sindaco di Pastorano
Pastorano, 26.06.2017