SPARANISE – Sul fronte delle bonifiche nell’Agro caleno comincia a muoversi qualcosina. Il Comune di Sparanise ha avviato l’iter per la messa in sicurezza dell’ex Tabacchificio, il sito – che ospita un capannone industriale ricoperto interamente di amianto e che sarebbe pieno zeppo di liquidi tossici – interessato poche settimane fa da un incendio (oggetto anche di una interrogazione parlamentare, presentata da alcuni parlamentari dei 5 Stelle, diretta al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti).
La Giunta comunale guidata dal sindaco Salvatore Martiello, con delibera numero 107 del 27/06/2017, ha approvato lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza di emergenza, caratterizzazione ed eventuale bonifica dell’ex Tabacchificio, e contestualmente ha chiesto un finanziamento per la progettazione dell’intervento.
Il sito in questione (insieme con altri siti come l’ex Pozzi, la “Cava Monti” di Maddaloni, la discarica abusiva di Roccarainola, la discarica abusiva in area PIP nel Comune di Ceppaloni, la discarica “la Selva” a Sessa Aurunca) è stato inserito nel piano di bonifica del territorio con interventi – effettuati previa attivazione, ai sensi dell’art. 250 del D. Lgs. n. 152/06, delle procedure in danno nei confronti dei soggetti obbligati – indirizzati ad esempio ad Isochimica nei Comuni afferenti alla cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Per tale motivo, il Comune sparanisano è destinatario di fondi per sette milioni di euro. Così l’esecutivo ha chiesto un anticipo di quei finanziamenti poiché sarebbe impossibilitato a far fronte ai costi di progettazione stimati in 40mila euro.
Red.