Ilside, il comitato ha incontrato Fulvio Bonavitacola in Regione Campania e prepara il dossier

Ilside, il comitato ha incontrato Fulvio Bonavitacola in Regione Campania e prepara il dossier

BELLONA – Con una doppia nota il Comitato cittadino Bellona/Triflisco: mai più Ilside ha fatto il punto della situazione dopo gli incontri di ieri (24 ottobre):

Oggi 24 Ottobre il Comitato Cittadino Bellona/Triflisco: #MaipiùIlside ha realizzato due passi importanti verso la soluzione al grave danno procurato all’ambiente, alla salute pubblica e al territorio, dopo l’incendio del sito di stoccaggio #ILSIDE di Bellona l’11 Luglio scorso.
Oggi infatti oltre all’arrivo presso il sito della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, nota come Commissione Ecomafie, la comunità ha incontrato l’Assessore all’Ambiente e Vicepresidente della Regione Campania dott. Fulvio Bonavitacola.

L’incontro in Regione è stato ottenuto dal Comitato Mai più Ilside e dal Comitato

per l’Agro Caleno (per ciò che riguarda la vicenda Ex-Pozzi) durante la Marcia popolare contro il disastro ambientale e per le bonifiche del 7 ottobre scorso a Calvi Risorta.
Dopo un preliminare incontro con la Prefettura l’11 ottobre, oggi i comitati sono giunti al tavolo con l’assessorato all’ambiente della Regione Campania.

Al tavolo erano presenti oltre al dott. Bonavitacola, anche il presidente della VII Commissione ambiente della Regione Campania dott. Oliviero e il Sindaco di Bellona Abbate.
Durante l’incontro che è risultato essere molto proficuo il Comitato ha espresso tutta la propria indignazione e perplessità a fronte di una messa in sicurezza che per legge deve essere realizzata entro 30 giorni e che, invece, a Bellona dopo più di 100 giorni neppure è iniziata.

Si è inoltre reso noto che il protocollo firmato dalla Regione e da Ilside il 13 Settembre scorso nel quale si dava mandato a quest’ultima di operare per la messa in sicurezza del sito è ad oggi del tutto disatteso. Infatti dopo lo svuotamento delle vasche contenenti percolato e i campionamenti effettuati nei giorni 14, 15 e 16 settembre, più nulla è stato fatto nei 40 giorni successivi!
Le stesse disposizioni dell’assessorato all’ambiente sono disattese da Ilside e così i rifiuti combusti, le fumarole e la puzza sono oggi sempre allo stesso posto, sprigionando sempre gli stessi veleni.
Per questo abbiamo chiesto anzitutto celerità a cui la Regione ha risposto in maniera chiara ed inequivocabile. L’assessorato all’ambiente si è impeganato già per domani ”a formalizzare una diffida nei confronti della società ILSIDE: se essa non avvierà la rimozione dei rifiuti e la messa in sicurezza entro 10 giorni, le saranno revocate le concessioni”.

Durante l’incontro inoltre il Comune di Bellona ha concordato con i responsabili della Regione di procedere ad emettere ordinanza in danno qualora ILSIDE non risponda all’ultimatum inviatole dallo stesso oggi 24 Ottobre e con scadenza a 3 giorni.

Il Comitato ritiene positivo l’incontro di oggi in Regione, il quale si è chiuso con l’impegno di verificare l’esito della diffida che la Regione emetterà domani.
Il comitato ha prodotto questo risultato per la comunità e per la soluzione di un danno che riguarda l’ambiente, la salute pubblica e il territorio.
Continueremo nella nostra azione finché non otterremo:
– rimozione urgente dei rifiuti combusti;
– messa in sicurezza del sito;
– demolizione del mostro Ilside e bonifica definitiva del sito.

Il Comitato pronto a consegnare il suo dossier alla Commissione Parlamentare Ecomafie. Intanto dall’incontro presso l’assessorato all’ambiente emerge che la Regione diffiderà Ilside a procedere nella messa in sicurezza, minacciando la revoca delle concessioni. Siamo al solito mercimonio, al solito baratto sotto banco. Si manovra per mantenere in vita Ilside. È mai possibile che a 100 giorni dal rogo ancora si temporeggi sulla decisione di revocare le autorizzazioni amministrative? La volontà politica dei protagonisti di questa grottesca vicenda sembra essere quella di procrastinare la risoluzione della spinosa vicenda. E nel frattempo la cittadinanza freme all’idea che l’ecomostro continui ad avvelenare la nostra terra. Il Sindaco di Bellona continua a paventare un’ordinanza in danno che sembra non arrivare mai. Oggi l’ennesima comunicazione dilatoria. L’ennesima, inutile ingiunzione-farsa alla società Ilside, che continua a rimanere nell’ombra. La comunità, esasperata, confida che l’intervento della Commissione Ecomafie possa smuovere la palude, in cui ristagna ormai questa avvilente situazione.

C.S.

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