CAPUA – Si avvia verso la conclusione la manifestazione “Le Università incontrano il Museo Campano”, in corso per tutto il mese di ottobre al museo provinciale di Capua.
Un ciclo di eventi che ha coinvolto oltre quaranta fra docenti e dottori di ricerca delle maggiori università campane e studiosi di importanti istituti e biblioteche.
Durante ogni fine settimana i visitatori hanno potuto seguire un percorso guidato di lezioni brevi di archeologia, storia, storia dell’arte e letteratura alla riscoperta delle preziose opere custodite nelle diverse sezioni del museo. Opere rare, rarissime, in molti casi uniche, a testimonianza del ruolo fondamentale che nei secoli passati ha assunto la città di Capua.
Anni di dedizione, di studi appassionati e di pazienti ricerche sono stati raccontati dai docenti lungo il percorso dei partecipanti, come una sorta di didascalie parlanti. E così la storia dell’oggetto narrato si fonde con quella di chi l’ha studiato in una narrazione che emoziona e fa trattenere il respiro per lo stupore.
La riscoperta di preziose statue, di antiche pergamene o di frammenti di sculture nelle stanze ormai chiuse o nei depositi di palazzo Antignano ha permesso di ricostruire pezzi della nostra storia e delle nostre origini che altrimenti sarebbero andati persi.
Tesori inattesi e di inestimabile valore sono emersi attraverso le parole dei relatori: manoscritti dell’alto medioevo, il primo esemplare di libro stampato nel 1547 che descrive la disfida di Barletta, pergamene con atti firmati dalla Regina di Napoli Giovanna II, le monete del conio di Capua, frammenti millenari della fronte del coro della cattedrale, le statue restaurate delle matres matutae. Ed ancora dipinti e bozzetti dei reali borbonici, terracotte votive e vasi corinzi, lastre raffiguranti il mito del profeta Giona inghiottito dal mostro marino, il conferimento della cittadinanza onoraria allo storico tedesco Theodor Mommsen e il suo carteggio epistolare con il primo direttore del museo, lo storico Gaetano Iannelli.
Obiettivo pienamente raggiunto per gli ideatori della iniziativa, Giancarlo Alfano, Giovanna Farina, Vittoria Fiorelli, Alessandra Perriccioli e Francesco Senatore, considerato che lo scopo dichiarato è proprio quello di far conoscere ai non addetti ai lavori il grande patrimonio del museo Campano. Perché solo attraverso la diffusione di tanto sapere si può capitalizzare il lavoro svolto per anni da decine e decine di studiosi. Perché solo trasferendo ad altri la propria conoscenza si dà un senso a quello che facciamo, a quello che siamo.
I principali atenei coinvolti nella manifestazione sono le Università Federico II e Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Ma a queste si aggiungono l’Università “L’Orientale” di Napoli, l’Università del Molise, l’Università del Salento, l’Università autonoma di Barcellona, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, la Bibliotheca Hertziana ed altre autorevoli istituzioni.
L’evento, organizzato in collaborazione col Museo Campano e patrocinato dal Comune di Capua, si è reso possibile anche grazie alla sinergia con le realtà associative locali che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Ruolo di rilievo nella organizzazione è stato svolto dall’Associazione culturale Capuanova che per il museo sta portando avanti già oltre un anno un progetto di valorizzazione e diffusione della conoscenza della collezione delle matres matutae “Adotta una Madre” (www.adottaunamadre.it).
Aspetto particolarmente positivo è stato la numerosa partecipazione degli studenti delle scuole medie superiori di tutta la provincia di Caserta. Scolaresche di Capua, Marcianise, Piedimonte Matese e San Cipriano d’Aversa si sono alternate nei sabati di ottobre e centinaia di ragazzi hanno invaso le sale del museo, molti di loro alla loro prima visita a Palazzo Antignano.
Restano ancora due appuntamenti importanti per concludere la manifestazione.
Domenica 29 ottobre l’ultimo percorso di lezioni brevi delle didascalie parlanti. Seguirà, poi, a novembre, un momento di riflessione e di confronto sul museo campano e sul suo futuro. Un incontro pubblico che sia una occasione per fare un bilancio di questo mese di iniziative ed al quale interverranno sia studiosi che rappresentanti degli atenei coinvolti e delle istituzioni.
In occasione della manifestazione, il costo ridotto del biglietto di ingresso al museo è €3. Inizio ore 9.30.
Di seguito il programma del percorso di domenica 29 ottobre:
Paola Marraffa, Restauratrice – Associazione Artemia
Archeologia – La riscoperta delle madri attraverso il restauro
Sale V – IX
Giuseppe Pignatelli, Università della Campania Luigi Vanvitelli
Storia dell’architettura – La porta federiciana di Capua e il ruolo della città nella difesa del regno.
Sala XXVI – Sala Federiciana
Teresa D’Urso, Università della Campania Luigi Vanvitelli
Storia dell’arte – La decorazione scultorea della porta di Capua
Sala XXVI – Sala federiciana
Alessandra Perriccioli, Università della Campania Luigi Vanvitelli
Storia dell’arte – L’affresco absidale della chiesa di San Salvatore piccolo
Sala XXVIII – Pinacoteca
Riccardo Naldi, Università di Napoli “L’Orientale”
Storia dell’arte – Il “Trofeo”dei bagni della Rocca Mondragone
Sala XXVIII – Pinacoteca
Ore 12.40 Andrea Zezza, Università della Campania Luigi Vanvitelli
Storia dell’arte – Cristoforo Scacco, Il polittico della croce
Sala XXVIII – Pinacoteca
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