PASTORANO – Nuova puntata in merito agli affari della famiglia Caturano sul territorio del Comune di Pastorano. La quarta sezione penale della Corte di Cassazione con sentenza numero 48329/2017 ha dichiarato inammissibile il ricorso di Antonietta Caturano, nata a Maddaloni nel 1972, e ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di duemila Euro in favore della cassa delle ammende. La complessa e articolata vicenda prende le mosse – come si legge tra l’altro nella sentenza appena citata – dall’ordinanza dell’8 luglio 2016 con la quale “il Tribunale del riesame di Santa Maria Capua Vetere accoglieva l’appello del Pubblico Ministero avverso il provvedimento del GIP, in data 15/04/2016, di rigetto della richiesta di sequestro preventivo, avente ad oggetto un’area edificata già adibita a complesso industriale e tutti i manufatti sulla stessa insistenti siti in Pastorano alla Contrada S. Iusta”. Pubblichiamo in coda a questo nostro articolo il testo integrale della sentenza numero 48329/2017 della quarta sezione penale della Corte di Cassazione dalla cui lettura i nostri pochi ma affezionati utenti potranno avere una informazione completa sull’intera questione.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it