VITULAZIO – L’immobilismo degli uffici preposti su una vicenda ormai datata costa caro al Comune di Vitulazio. I fatti in esame hanno avuto luogo nel 2009, quando i funzionari di via Lagnese rilasciarono – con provvedimento n. 1060/2009 – un permesso di costruire alla signora Maria Delle Curti per la realizzazione di un muro di recinzione e di una strada carrabile di accesso ad un fabbricato, da realizzarsi su un’area di proprietà comunale e destinata a “verde comunale”. Provvedimento che trovava fondamento anche nella deliberazione di Giunta Comunale numero 47 del 6.5.2009, con la quale era stata autorizzata la costituzione di una servitù sul suolo comunale, appunto in favore delle persone che avevano richiesto il permesso.
Il provvedimento è stato impugnato al Tribunale amministrativo regionale della Campania dal signor Giovanni Di Lillo. Il ricorso di quest’ultimo è stato accolto con la sentenza dell’ottava sezione del Tar che annullava il permesso del Comune. Nonostante la realizzazione del muro sulla base di un permesso annullato, però, l’Amministrazione comunale vitulatina non è mai intervento per far rispettare la sentenza dei giudici amministrativi.
Così il signor Di Lillo ha presentato un nuovo ricorso contro il Comune di Vitulazio, nei confronti di Rosa Mangiacapra, Diego Russo, Salvatore Pesce, Giulio Ravano, Maria Delle Curti; chiedendo l’esecuzione della sentenza di annullamento del permesso e il risarcimento dei danni, con la nomina eventuale di un Commissario ad acta. Nell’udienza del 18 ottobre scorso, l’ottava sezione del Tar ha stabilito che deve essere dichiarato l’obbligo dell’Amministrazione di dare esecuzione alla sentenza favorevole al Di Lillo.
“L’Amministrazione – scrivono i giudici amministrativi nella sentenza depositata il 26/10/2017- darà quindi esecuzione alla predetta sentenza entro novanta giorni dalla notificazione a istanza di parte o dalla comunicazione in via amministrativa della presente pronuncia. In caso di inutile decorso del termine di cui sopra, si nomina sin d’ora Commissario ad acta il Dirigente della Direzione Generale per il Governo del territorio, i Lavori Pubblici e la Protezione civile della Regione Campania (con facoltà di delega ad un funzionario del proprio Ufficio), che entro l’ulteriore termine di novanta giorni dalla comunicazione dell’inottemperanza (a cura di parte ricorrente) darà corso a quanto necessario in sostituzione dell’inadempiente Amministrazione ed a spese di quest’ultima”.
Così il Tar, accogliendo il ricorso, ha ordinato al Comune di Vitulazio di dare esecuzione alla sentenza n° 1616/2011 entro 90 giorni e ha nominato il Dirigente della Direzione Generale per il Governo del territorio, i Lavori Pubblici e la Protezione civile della Regione Campania (con facoltà di delega ad un funzionario del proprio Ufficio), affinché provveda, in via sostitutiva, a eseguire la sentenza entro ulteriori 90 giorni. Se si dovesse prolungare l’attesa, il Comune dovrà pagare al ricorrente 250 euro per ogni intera settimana di ritardo nell’esecuzione della sentenza. Insomma, un vero smacco per l’Ente che non si è nemmeno costituito in giudizio.
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Red.