CALVI R. – Estate calda su tutti i fronti. Dal punto di vista meteo con Caronte, Minosse, Ulisse, il Drago Africano e, ultimo, Lucifero, le colonnine di mercurio fanno registrare un caldo da record, in particolar modo al centro sud. Ma è un’ estate infuocata anche sul fronte politico.
Continuano le polemiche sul parco caleno,su festini e spaghettate private e sui rischi della mancata messa in sicurezza degli impianti. Per onor di cronaca è stato segnalato che l’impianto di illuminazione pubblica del Parco Caleno sembra sia sprovvisto di messa a terra. Infatti tutti i pali dell’illuminazione sono privi del cavo di rame che li dovrebbe collegare alla cosiddetta puntazza conficcata nel terreno per metterli in sicurezza. Fatto molto grave che potrebbe creare pericolo per l’incolumità delle persone che ogni giorno frequentano il parco.
E’ polemica sull’estate calena, le manifestazioni estive curate dalla “pro-loco comunale”, che si tengono annualmente presso il rione San Nicola e si protraggono oltre “l’orario consentito” senza rispetto alcuno della famosa ordinanza (num.11 del 1 marzo) che “dovrebbe garantire, ironicamente, il riposo notturno solo nei pressi di alcuni locali commerciali”, e ne fa da padrona l’ignoranza di qualcuno che crede che la vacanza estiva è solo quella che si effettua al mare o in montagna. Ma estate significa anche dare il via libera alla cultura, in tutte le sue forme…
E’ polemica sul continuo rinvio dei lavori e sull’uso improprio della polivalente. Sulla ristrutturazione fantasma della palestra “Don Milani”. Ma la polemica più recente e che più di tutte ha suscitato amarezza e sconcerto, riguarda la negata autorizzazione alla Pro-loco “popolare”, Cales Novi, per lo svolgimento della manifestazione LiberArte in villa giunta ormai alla settima edizione, evento tanto atteso che, come di consueto, faceva da chiusura all’estate calena. La motivazione è il danno che si arreca alla villa comunale non solo perchè si calpestra e si distrugge il verde, ma perchè lo scorso anno, secondo l’amministrazione, durante la manifestazione furono rotti un congruo numero di irrigatori.
La realtà è che, allo stato attuale, a Calvi Risorta, purtroppo, invece di incentivare eventi e manifestazioni culturali che contribuiscono alla crescita del paese sotto tutti gli aspetti, dando spazio a tutti senza discriminazione di sorte, si cerca di boicottarne l’espletamento e rimanere nella chiusura più totale.
Luciana Antinolfi