BELLONA – Di seguito il comunicato stampa del Comitato cittadino Bellona/Triflisco: mai più Ilside:
Ilside vive ancora, per ben due volte e a distanza di pochi anni , risorge dalle prorpie ceneri come la Fenice. Continua ad essere tra noi e a rappresentare la nostra nemesi implacabile. Ogni tentativo di allontanarla è stato vanificato dalla complice inerzia delle Istituzioni, che preferiscono, pur di non intervenire con soldi dei cittadini, affidare la messa in sicurezza e le attività conseguenziali allo stesso soggetto, la cui incuria ha per ben due volte nell’arco di cinque anni attentato alla salute pubblica e all’integrità del nostro territorio. Perché è tutto qui il paradosso di questa assurda e labirintica vicenda.
Oscuri calcoli di opportunismo politico consentono che ad un impianto di stoccaggio privo di ogni requisito tecnico e lasciato al completo abbandono non vengano revocate le autorizzazioni. Oscuri calcoli politici permettono che una società in odore di fallimento e verosimilmente implicata in indagini provveda alla rimozione dei rifiuti. Perché dopo tutto questo bailamme siamo ancora fermi al 13 settembre, quando Regione e Comune hanno decretato che ad Ilside fosse affidata la pianificazione e gestione del risanamento del sito. Ponzio Pilato docet. Da ultimo l’Amministrazione Comunale ha definitivamente abiurato alla sua funzione di tutela della salute collettiva, dichiarando pubblicamente e per iscritto che non si procederà all’emissione di un’ordinanza in danno, scaricando ogni responsabilità della lunga attesa della messa in sicurezza su Procura e Regione.
Purtroppo, nonostante le promesse, non abbiamo visto sindaci incatenati al cancello di Ilside. La metafora è semplice: i nostri Amministratori ci hanno lasciati in balia di chi ha brutalizzato senza scrupoli la nostra terra. È come se un padre abbondonasse un figlio tra le fauci del leone. Esprimiamo tutto il nostro dissenso rispetto ad una decisione politica del tutto irrazionale e incomprensibile. Non siamo avvezzi ai compromessi. Non accettiamo che chi dovrebbe tutelarci si nasconda dietro il paravento della burocrazia. Non cederemo alla logica del baratto sottesa a questo squallido intrigo politico-finanziario. Daremo battaglia a questa politica fatta da soggetti complici e mossi da interessi puramente elettorali.
C.S.