BELLONA – Questa mattina (12 gennaio) sono iniziati dei carotaggi, disposti della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vedere, presso l’ex sito di stoccaggio di rifiuti dell’Ilside. All’ingresso dei tecnici, però, sarebbero stati trovati tre piccoli focolai nei pressi dei capannoni che contengono ancora circa 300 tonnellate di rifiuti non combusti nei due incendi del 2012 e del 2017. A bruciare erano documenti cartacei che si ipotizza sarebbero stati sottratti negli uffici del sito in località Ferranzano. La notizia è stata diffusa sia dal giornalista Salvatore Minieri che dal Comitato cittadino Bellona/Triflisco, entrambi presenti sul posto. In questo momento sarebbero intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi del caso.
Ecco che cosa comunica il comunicato dalla propria pagina Facebook: “Nella mattinata di oggi un sopralluogo delle Autorità presso il sito Ilside ha permesso di scoprire la presenza di un focolaio di incendio, che avrebbe interessato materiale cartaceo non meglio identificato nelle vicinanze di un capannone che rischiava di andare anch’esso a fuoco. Intervenuti sul posto Carabinieri e Vigili del Fuoco. Risulta che l’incendio abbia interessato tre distinti cumuli di materiale. Si rammenta che con il dissequestro concesso a dicembre la Procura aveva imposto l’installazione di un impianto di videosorveglianza mai predisposto. Ecco gli effetti della mancata messa in sicurezza del sito, che si sta chiedendo a gola spiegata da sei mesi. Seguiranno aggiornamenti circa eventuali sviluppi”.
Red.