I Caturano prendono di mira i giornalisti: querelato Salvatore Minieri per circostanze già riferite su giornali, libri e atti. A marzo si apre il dibattimento dopo la citazione diretta a giudizio dello scrittore

I Caturano prendono di mira i giornalisti: querelato Salvatore Minieri per circostanze già riferite su giornali, libri e atti. A marzo si apre il dibattimento dopo la citazione diretta a giudizio dello scrittore




PASTORANO/PIGNATARO M. – Era il 21 dicembre 2013 quando, nel corso della presentazione del libro “Il Veleno del Molise” – organizzata dall’associazione “Caleno24ore”, i giornalisti Paolo De Chiara (autore del libro), Enzo Palmesano e Salvatore Minieri illustrarono i controversi aspetti dell’attività imprenditoriale della famiglia Caturano. Elementi riportati nel testo del cronista molisano e riproposti dalla stampa locale e nazionale, in vari atti (che in questi anni abbiamo portato all’attenzione dei lettori a più riprese) e perfino in alcune interrogazioni parlamentari.

Le affermazioni, registrate dall’addetto stampa del gruppo imprenditoriale maddalonese, ovviamente non sono piaciute ai Caturano, i quali presentarono querela alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Tuttavia, per il solo Salvatore Minieri il sostituto procuratore, dottoressa Marta Correggia, ha disposto la citazione diretta a giudizio con l’accusa di aver violato l’articolo 595 comma 3 (diffamazione col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico).

Il giornalista avrebbe offeso la reputazione di Luigi, Antonio e Antimo Caturano “perché, nel corso della presentazione del libro Il veleno del Molise, presso i locali della casa Comunale di Pastorano (CE), pubblicamente con le seguenti parole: ‘stasera parliamo sempre dell’acido. Ma dell’acido di un terreno Lucente Forte che è a Venafro…dentro questo terreno un bambino cade accidentalmente con una gamba. la gamba quasi si squaglia per quello che c’era dentro…il filo conduttore è dall’acido di Lea Garofalo all’acido portato in Molise da più cordate imprenditoriali. Una di queste è proprio quella dei Caturano, che in questa grande temperie di controlli da parte della magistratura e delle forze dell’ordine non sanno fare altro quando vengono beccati in Molise a sversare una cosa terribile, che sono le risultanze del nerofumo degli abbattimenti dei fumi. Venivano mischiati al compost. E loro lo confermano, dopo lo leggiamo, loro lo confermano: noi non sapevamo di trasportare queste cose…ci hanno dato l’incarico di smaltire questi rifiuti…ma noi non siamo la Digos”.

Trattandosi di una citazione a giudizio, il procedimento non è passato per l’udienza preliminare ma è finito direttamente nella competenza del giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottor Alessandra Cesare, il quale ha fissato la prima udienza dibattimentale per il 14 marzo 2018 alle ore 9. Insomma, per fatti che erano stati riportati, prima di quel 21 dicembre 2013, – tra gli altri – da Nichi Vendola addirittura nel lontano 2004, successivamente dalla giornalista Capacchione e quindi da De Chiara, dovrà rispondere il solo Minieri. Lo scrittore dovrà riproporre fatti che sembravano essere ormai cristallizzati in libri e articoli ma che, a quanto pare, dovranno essere rianalizzati davanti all’autorità giudiziaria.

Red.

Commenta con Facebook