SPARANISE – Con una nota inviata in queste ore, il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello, rivendica la scelta di aver portato il 118 nei locali dello stabile comunale di via Maranta:
All’indomani della vittoria elettorale del giungo 2016, così come promesso, ci siamo immediatamente attivati per evitare che l’immobile comunale di via Maranta diventasse l’ennesimo simbolo della cattiva gestione amministrativa, quella che noi sintetizziamo con l’ormai noto “C’ET ACCIS”, esattamente come avvenuto con il palasport ed i campi di tennis e calcetto lasciati al degrado ed all’abbandono e divenuti ormai inagibili. In effetti le condizioni dello stabile erano già in avanzato stato di degrado visto che la palazzina di due piani (ovviamente pensata e costruita senza abbattimento di barriere architettoniche che collegassero i due livelli) ribattezzata “sportello unico” dagli autodefinitisi “politici esperti locali”, costruita con i fondi europei del PIT SS Appia, che avrebbe dovuto ospitare tutta una serie di servizi utili alle imprese del territorio anche al fine di favorirne l’insediamento era da tempo chiusa. In realtà, da quando è stato costruito, l’immobile ha ospitato esclusivamente, durante l’amministrazione Sorvillo, l’UTC e l’ufficio dell’allora assessore ai lavori pubblici Piccolo costato ben 5000 euro di soldi pubblici. Nessun servizio, nessuna iniziativa, nessun progetto è mai stato avviato e così una superficie complessiva di 1000 mq, con uno spazio verde esterno di 3000, ha visto, fino a metà del 2014, solo la presenza di 2 uffici comunali: quello dell’assessore di cui sopra, e dell’UTC. Con l’avvento di Merola c’è il salto di qualità: dallo scarso utilizzo si passa direttamente alla chiusura! Viste le condizioni in cui sono stati lasciati gli spazi si ha come la sensazione di una sorta di fuga improvvisa, come se gli occupanti fossero scappati da un bombardamento nucleare (foto in allegato). Ovviamente l’obiettivo di Merola era, cosi come per tutto il suo breve periodo amministrativo, quello di porre in essere attività ritorsive verso tutta la popolazione vivente che non lo avesse votato ivi incluso il responsabile dell’UTC. Nel frattempo però nulla è stato neanche lontanamente immaginato per rendere di nuovo fruibile l’immobile.
Arriviamo a settembre 2016 il Sindaco Martiello si reca presso la direzione generale dell’ASL per mettere a disposizione l’immobile (per guardia medica, 118, ambulatorio etc) e la direttrice di distretto, dr.ssa Nicoletta Tessitore, rimane subito affascinata dalle sue potenzialità, esprimendo la volontà di volerci trasferire la sede del 118 ubicata a Calvi Risorta visto che da diversi anni, lo stabile caleno non aveva i requisiti minimi di agibilità e le locali amministrazioni, ivi incluso il Commissario Prefettizio, non avevano dato seguito alle prescrizioni. Da quel settembre 2016 è iniziato un iter amministrativo durato 13 mesi che ha visto ben 8 sopralluoghi, 3 “espostini” (fatti e sollecitati dal consigliere Antonio Merola), ripetuti atti di ostruzionismo di ogni genere ed a tutti i livelli, che, suo malgrado, a nulla sono serviti considerato che nell’autunno 2017 è arrivato il decreto di trasferimento. Gli interventi di adattamento son stati modesti mentre più onerosa è stata la messa in funzione del plesso perché nonostante gli 800mila euro spesi precedentemente la struttura lamentava gravi deficit funzionali. Non arrivava l’acqua nei bagni, la caldaia non era mai stata avviata, (ed infatti non funzionava), il cancello elettrico di ingresso era sprovvisto di motore, la pompa di risalita delle acque piovane non era mai stata installata (pur essendo stata sulla carta comprata diverse volte), con la conseguenza che il garage si allagava completamente ad ogni pioggia, ed infiltrazioni dappertutto. Oggi possiamo dire che, nonostante un sistema di sabotaggio posto in essere da alcuni nostri concittadini che per professione e storia avrebbero dovuto, invece, favorire la localizzazione di questo importante servizio, con un’azione incessante del Sindaco Martiello, che si è fatto carico, a proprie spese, anche di una parte degli adeguamenti, abbiamo portato sul nostro territorio un servizio di utilità sociale che in caso di emergenza consente di andare direttamente presso la sede ed essere medicati. Questo per dirvi che dopo 20 anni di pessima gestione amministrativa, quella che noi continueremo a sintetizzare con lo slogan “C’ET ACCIS”, in cui abbiamo perso anche la Guardia Medica, oggi Sparanise ha acquisito un presidio di grande valore con la prospettiva di ampliare l’offerta dei servizi sanitari.
Per la cronaca, nonostante tutto questo, da 3 settimane è un funzione presso l’immobile di via Maranta il Servizio di Pronto Intervento del 118!
C.S.