PIGNATARO M. – Questa mattina (lunedì 10 settembre) le parti si sono ritrovate in aula per una nuova udienza di uno dei tronconi del processo “Caleno”, per il quale sono imputati il boss Raffaele Ligato, i figli Pietro e Antonio, il pentito Giuseppe Pettrone, Primo Letizia, Michele Lettieri, Maurizio Mauro e Pietro Mercone. Davanti alla seconda sezione della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dalla dottoressa Maria Alaia (giudice a latere dottoressa Eleonora Pacchiarini), il pm d’udienza della Direzione distrettuale antimafia di Napoli (i titolari dell’inchiesta sono i sostituti Giovanni Conzo e Liana Esposito) ha interrogato i test presenti in aula. Si trattava di tre collaboratori di giustizia: Antonio Abbate, Luigi Diana e Antonio Vinciguerra. Dopo che il collegio difensivo – composto, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Di Micco, Luciano Polizzi, Angelo Raucci, Mariano Omarto, Alessandro Barbieri, Giuseppe Romano, Carlo De Stavola, Nicola Filippelli, Emilio Martino – ha controinterrogato i pentiti, il giudice Alaia ha rinviato l’udienza a venerdì 14 settembre, quando sul banco dei test saliranno altri due collaboratori di giustizia e due persone offese.
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