PIGNATARO MAGGIORE – In data 20 febbraio 2018 abbiamo pubblicato un articolo con il titolo: “ECCO I TRE SUPERTESTIMONI DEI VIGILI URBANI CONTRO IL CENTRO SOCIALE “TEMPO ROSSO”: UN CARABINIERE, UN GRADUATO DELL’ESERCITO E L’EX PRESIDENTE DI UNA DELLE CASSEFORTI DELLA POTENTE E SANGUINARIA COSCA MAFIOSA DEI LUBRANO – PUBBLICHIAMO LA VISURA STORICA DELLA COOPERATIVA AGRICOLA “LA FELICE”. Con riferimento al ruolo di Antonio Magliocca nella storia dei Lubrano, vogliamo fornire un’ulteriore informazione ai nostri pochi ma affezionati lettori: il suo nome spunta pure nelle vicende della società
“Ellepiù”, di cui pubblichiamo una visura storica. Nell’appena citata visura (molto interessante per capire una parte della geografia economica del clan) i nostri lettori non troveranno nulla riguardante Antonio Magliocca, ma c’è un altro documento (viene da lontano, è del 12 febbraio 2002) che la dice lunga sulla complessità del personaggio. Si tratta di un atto notarile – che ugualmente pubblichiamo – relativo appunto alla società “Ellepiù” dove Antonio Magliocca figura quale testimone, a dimostrazione del fatto che la famiglia Lubrano lo ritiene un soggetto di assoluta fiducia. Il “caso Antonio Magliocca” diventa sempre più pesante: il comandante dei vigili urbani di Pignataro Maggiore, dottor Alberto Parente, infatti, ha ritenuto di fondare le sue penetranti indagini contro i giovani del centro sociale “Tempo rosso” proprio su un denunciante-supertestimone dell’autorevolezza di Antonio Magliocca. Ricordiamo ai nostri affezionati lettori altri due articoli precedenti, pubblicati nelle date del 24 e del 26 febbraio 2018 rispettivamente con i titoli: “IL CASO DEL CARABINIERE CHE SOFFIA SUL FUOCO CONTRO I GIOVANI DEL CENTRO SOCIALE “TEMPO ROSSO”: HA RACCOLTO FIRME “PER LA LEGALITA’” DI SOGGETTI CHE HANNO NELLA LORO STORIA RAPPORTI DI AMICIZIA, DI PARENTELA E DI AFFARI CON LA COSCA MAFIOSA DEI LUBRANO – IL PALLINO DELLE CANDIDATURE: ECCO LA SUA LISTA A GALLO MATESE” e “IL TERZO SUPERTESTIMONE DEI VIGILI URBANI HA FATTO UN SERVIZIO COMPLETO: PRIMA HA FIRMATO LA PETIZIONE CONTRO I GIOVANI DEL CENTRO SOCIALE “TEMPO ROSSO”, POI LI HA DENUNCIATI ALLA MAGISTRATURA NEL VERBALE REDATTO DAL MAGGIORE ALBERTO PARENTE E INFINE HA AGGREDITO UNO DI LORO – IL RUOLO DEL CAPITANO CARLO DEL VECCHIO”.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it