CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa dell’Amministrazione comunale di Calvi Risorta:
Cari concittadini, sentiamo il bisogno di rappresentarvi senza mezzi termini qual è la reale situazione in cui versa il nostro paese e la conseguente necessità di porre in essere provvedimenti drastici ed impopolari. Tutti oramai sanno che abbiamo ereditato un comune in dissesto finanziario (proprio pochi giorni fa l’organo straordinario di liquidazione ha quantificato la massa passiva in 5.100.000,00 di euro) con una dotazione organica priva delle figure apicali relativamente all’area tecnica e all’area finanziaria. Il nostro segretario comunale, nominato a scavalco, viene 3 volte a settimana. Oltre ai compiti previsti dalla funzione di segretario comunale (e sono già tanti), ha assunto anche l’interim del settore economico finanziario e, a seguito del recente pensionamento di un responsabile, anche l’interim del settore amministrativo. Al momento la responsabilità dell’ufficio tecnico con grande senso di responsabilità è stata assunta dal Comandante della Polizia Municipale. A settembre dello scorso anno abbiamo approvato in consiglio l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e nel dicembre successivo abbiamo approvato una nuova ipotesi di bilancio con il parere sfavorevole del revisore assumendo l’impegno che proprio dalle osservazioni del revisore dei conti e dalle prescrizioni del Ministero saremmo ripartiti. Ed ora siamo qui, ad approvare un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato nella quale ci siamo attenuti scrupolosamente alle indicazioni ministeriali ed abbiamo fatti tagli alle spese e aumenti delle entrate così come imposto dalla legge. A questa catastrofica situazione aggiungiamo l’irresponsabile, sebbene legittimo, atteggiamento di una parte della nostra opposizione. Una serie infinita di esposti, denunce, richieste di accesso agli atti, richieste di informazioni, interrogazioni, mozioni e, di conseguenza, richiesta di chiarimenti degli enti attivati come la Corte dei Conti, la Prefettura, il Ministero, Procura della Repubblica, ASL ecc…. Come abbiamo già detto in precedenti esternazioni, parliamo di un accanimento quasi maniacale da parte di questa opposizione, quasi una richiesta al giorno al solo fine di creare ulteriori problemi sottraendo tempo ai responsabili di settore nel lavoro quotidiano per poter far fronte alle innumerevoli richieste e per creare ulteriori difficoltà ad una amministrazione che già opera in un contesto come quello appena descritto. Ma sul ruolo di questa opposizione stendiamo il solito velo pietoso. Sono già tanti e sotto gli occhi di tutti i danni che hanno causato. In questo contesto siamo chiamati a far quadrare il bilancio. Come abbiamo già detto,per i comuni in dissesto la legge è molto restrittiva. Ci sono degli obblighi da rispettare. Lo stato di bisogno lo impone. Bisogna tagliare tutti i servizi non indispensabili e aumentare le tasse al massimo consentito. I servizi a domanda individuale devono essere a totale carico dei cittadini. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di rinunciare alla nostra indennità. Non lo abbiamo fatto per pubblicità o per populismo. A nostro avviso il compenso deve essere corrisposto per consentire agli amministratori di espletare il proprio mandato senza condizionamenti ma la rinuncia al nostro compenso, atto necessario ma non obbligato, ha contribuito a far quadrare i conti di un bilancio contenente entrate ed uscite che non abbiamo gestito noi. Ci siamo fatti carico di un debito che non abbiamo generato noi e lo abbiamo fatto solo ed esclusivamente per alto senso di responsabilità. Credeteci, sarebbe stato molto più facile abbandonare la nave ma abbiamo preso un impegno con i cittadini e lo porteremo a termine! In campagna elettorale lo abbiamo detto più volte, sapevamo già a cosa saremmo andati incontro anche se, in tutta franchezza, nemmeno noi pensavamo che il disastro amministrativo ereditato fosse di così vasta portata. Ma non è stato sufficiente rinunciare alle nostre indennità. La normativa impone agli enti in dissesto una copertura integrale al 100% dei costi del servizio idrico integrato. Anche il il Revisore dei Conti con parere del 12.12.2017 reso sull’ipotesi di bilancio riscontrava una copertura pari all’80% e invitava l’Ente ad adeguare la tariffa. Infine le richieste istruttorie del Ministero dell’Interno assunte al protocollo il 05.02.2018 non hanno lasciato più alcun margine di trattativa. Abbiamo tentato in tutti i modi di confermare le tariffe del servizio idrico degli anni precedenti ma siamo arrivati al capolinea: la legge e gli organi di controllo impongono l’aumento! Allo stesso modo e per le stesse motivazioni è stato necessario procedere alla copertura integrale del servizio mensa scolastica. Lo avevamo annunciato nella relazione di dicembre. Fino ad oggi sono state rispettate le normative sulla base delle quali veniva assicurato un contributo ai cittadini pari al 36%. Abbiamo preso atto, però, che questo ente, stante la situazione finanziaria finora descritta, non è in grado di sostenere mediante le proprie risorse il costo di gestione del servizio mensa scolastica pertanto, trattandosi di costi di gestione di servizi a domanda individuale, dovranno essere interamente a carico di coloro che ne usufruiranno. L’alternativa sarebbe stata quella di sospendere il servizio ma abbiamo preferito comunque assicurarlo. Cari concittadini, per alto senso di responsabilità, abbiamo dovuto assumere decisioni impopolari e di forte impatto sociale. Tuttavia la difficoltà ed il disagio di queste scelte si uniscono alla speranza di risollevare le sorti del nostro paese nei tempi necessari e questo ci darà la serenità e la giuta carica per andare avanti. Riusciremo a rimettere a posto i conti di un ente in totale default per dare inizio poi a quel percorso di crescita tanto auspicato. A noi spetta l’arduo compito di mettere in ordine dei conti che nessuno di questa maggioranza ha mai gestito ma siamo sicuri che il nostro impegno e la vostra comprensione daranno al nostro paese la “rinascita” che merita.
L’Amministrazione Comunale