VITULAZIO – L’esito “inaspettato” delle votazioni politiche dello scorso 4 marzo potrebbero avere delle ripercussioni locali in vista delle imminenti elezioni amministrative per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Vitulazio, previste per gli inizi del prossimo mese di giugno. Il “voto vitulatino” ricalca quello del contesto nazionale con un plebiscito di voti raccolti dal “Movimento 5 Stelle”, un buon risultato anche da parte del centro-destra e un fallimento per il centro-sinistra. Per approfondire il “voto politico” espresso dai cittadini di Vitulazio, spulciamo i dati raccolti per la Camera dei Deputati, poiché includono anche i voti dei giovani con età inferiore ai 25 anni che, per legge, non potevano votare per il Sentato della Repubblica.
Dall’esito dello scrutinio vitulatino, fornito dal Ministero dell’Interno tramite il cervellone di “Eligendo” per le elezioni politiche del 2018 e consultabile al seguente link (Camera dei Debuttati 2018 – Uninominale e Plurinominale del Comune di Vitulazio), emerge che su un totale di 5.635 elettori, i votanti che si sono recati al seggio sono stati 4.148, con una percentuale di affluenza pari al 73,61%. Dall’esito dello scrutinio delle 4.148 schede votate, ben 124 sono state dichiarate “non valide” di cui 45 erano bianche e nessuna contestata. Entrando nel merito delle votazioni e analizzando i voti raccolti dai candidati delle coalizioni, ovvero il collegio uninominale, emerge: che il 50,96% degli elettori ha dato il voto al candidato “poco noto” ai tradizionali ambienti politici, ovvero il pentastellato Giuseppe Buompane (Movimento 5 Stelle), che ha raccolto ben 2.051 voti vitulatini. Il restante 50% dei vitulatini, che si sono recati alle urne, ha ricompensato anche il candidato del centro-destra, Massimo Grimaldi che ha raccolto 974 voti, con una percentuale pari al 24,20%. E, infine, i vitulatini hanno bocciato il candidato del centro-sinistra, Gennaro Oliviero, che è riuscito a raccogliere soltanto 697 voti, con una bassissima percentuale pari al 17,32%. Un discreto risultato è stato anche “raccattato” dall’unico candidato vitulatino a queste elezioni politiche, Giovanni Di Lillo sceso nell’arena elettorale con la lista “il Popolo della Famiglia”, con 153 voti raccolti ed una percentuale del 3,80%.
Analizzando i voti ottenuti dai singoli partiti, nell’ottica dei collegi plurinominali, ecco la situazione in termini numerici: 1° Movimento 5 Stelle, con 1.966 voti ed il 51,84%; 2° Forza Italia, con 644 voti ad il 16,98%; 3° Partito Democratico, con 432 voti e l’11,39%; 4 Lega, con 207 voti ed il 5,45%; 5° Il Popolo della Famiglia, con 145 voti con il 3,82%; 6° Civica Popolare – Lorenzin, con 124 voti ed il 3,27%; 7° Fratelli d’Italia – Meloni, con 71 voti e l’1,87% 8° Liberi e Uguali, con 43 voti e l’1,13%; 9° Potere al Popolo, con 31 voti ed il 0,81%; 10° +Europa, con 30 voti ed il 0,97%, etc. Se confrontiamo i voti delle politiche di quest’anno con le medesime elezioni del 2013, al fine di verificare quale partito ha aumentato o diminuito i conensi elettorali, emerge che: il Movimento 5 Stelle ha raddoppiato i propri voti passando dai 1.062 voti (27,64%) del 2013 ai 2.051 (50,96%) del 2018; i partiti della coalizione di centro-destra di Berlusconi nel 2013 raccolsero in totale 1.085 voti (28,20%) e quasi confermati nel 2018 con i 974 voti (24,20%); il centro-sinistra, nel 2013 raccolse 1.114 voti (28,99%), ma nel 2018 ha dimezzato i propri consensi con soli 697 voti (17,32%). Per consultare i voti delle politiche 2013 e confrontarli di quelli odierni basta cliccare al seguente link (Camera dei Deputati 2013 – Risultati Elezioni per le sezioni del Comune di Vitulazio).
Nelle urne vitulatine non ha dominato tanto lo sdegno contro il sistema politico tradizionale, con il raddoppio dei voti per il Movimento 5 Stelle, ma una secca-bocciatura alla sola coalizione di centro-sinistra, poiché quelli del centro-destra vitulatino (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), hanno conservato gli stessi voti delle politiche del 2013. A Vitulazio, infatti, a farne le spese è stato solamente il Partito Democratico, passato dai 920 voti del 2013 ai soli 432 del 2018, determinando un vero e proprio “fallimento”. Quello vitulatino è stato un “fallimento inaspettato” per la coalizione di centro-sinistra, poiché a sostenerlo vi erano quasi tutte le forze e i personaggi politici locali che, sebbene le loro divisioni e rotture locali, per logiche verticistiche, di amicizia con candidati o di appartenenza politica sostenevano in blocco la stessa coalizione. Infatti, a sostenere il centro-sinistra erano scesi in campo il gruppo dell’ex Sindaco socialista Luigi Romano, la locale sezione del PD con il segretario Francesco Di Gaetano, e l’ex Direttore del CUB, Antonio Scialdone, che “faceva votare” la lista “Civica Popolare – Lorenzin”, e il tutto per la sua stretta vicinanza all’oramai ex Sottosegretario di Stato alla Difesa Alfano che non è stato neppure rieletto alla Camera, nonostante la sua doppia candidatura sia all’uninominale che al plurinominale. Con un totale di 697 voti per l’intera coalizione di centro-sinistra, emerge che 432 voti arrivano dal PD, 124 dalla lista dell’ex Ministro Lorenzin (Scialdone), 30 dalla lista “+Europa” della Bonino e 18 dalla lista “Italia Europa Insieme”, mentre ben 93 voti sono andati al solo candidato di collegio Gennaro Oliviero, senza che gli elettori votassero anche un simbolo di partito ad esso collegato. Un distintivo fatto che si può tradurre come un voto dato solo all’amico Gennaro Oliviero e non ai vari partiti che lo sostenevano.
Dopo questa dettagliata analisi del voto, è importante evidenziare che le elezioni comunali sono una cosa e quelle politiche un’altra, ma l’elettorato vitulatino oramai è “rivoluzionario” e non cede più alle vecchie logiche dei tradizionali partiti e dei soliti politicanti. Infatti, per queste elezioni politiche a metterci la “faccia” in prima persona sostenendo candidati e partiti, sono stati in pochi e molti politicanti vitulatini sono rimasti a casa, ed eccezione dell’ex Sindaco Romano che ha sostenuto apertamente l’amico Oliviero, ma ha raccolto un esiguo pacchetto di voti che induce ad alcune riflessioni in vista delle elezioni comunali previste tra tre mesi. Infine, visto l’immenso successo del “Movimento 5 Stelle” per queste elezioni politiche a Vitulazio, con gli oltre 2000 voti raccolti, sarebbe ipotizzabile che gli attivisti locali si riorganizzino in vista delle elezioni amministrative per una propria lista o sostenendo una lista “civica” esterna al binomio (Romano-Cuccari) che per oltre 20 anni hanno guidato il Comune di Vitulazio.
06-03-2018
Alfredo Di Lettera