NAPOLI – Sarà la performance presentata dal Balletto di Roma, Giselle, a inaugurare la rassegna Quelli che la Danza 2018 – Linguaggi della danza contemporanea, programmata da mercoledì 4 a domenica 8 aprile 2018, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli.
Giunta alla sua VII edizione, Quelli che la Danza conferma sempre più la propria vocazione di rilevante vetrina della danza contemporanea italiana, ospitando quattro compagnie con cinque rappresentazioni sceniche, che identificano, nel linguaggio coreografico, il fluido che attraversa, in modo quasi invisibile, i canoni espressivi della società contemporanea.
Nel corso di questi anni ha conquistato un ruolo quasi esclusivo di programmazione della danza contemporanea italiana nella città di Napoli e nella Regione Campania, favorendo, così, anche la promozione delle attività di giovani coreografi e giovani compagnie esordienti.
Un successo che si conferma ogni anno, e che accende i riflettori sulla danza contemporanea in una sorta di maratona, concentrando, in un’unica rassegna, importanti esponenti della scena coreutica.
Dal 2015 Quelli che la danza rientra nelle attività multidisciplinari del Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, per incrementare, attraverso la rete territoriale dei Comuni Associati, la programmazione di spettacoli coreutici, recuperando quelle attività meritorie oggetto del lavoro del CDTM, che conserva il ruolo di consulenza.
La rassegna, insieme alla sua “gemella” Monday Dance, in programma sempre al Teatro Nuovo di Napoli, sono diventate un’opportunità anche professionale per le realtà di giovani coreografi e gruppi, facendo rientrare queste attività nella rete nazionale Anticorpi XL, della quale il Teatro Pubblico Campano è antenna regionale.
La rassegna Quelli che la Danza 2018 prenderà il via, mercoledì 4 aprile, con il Balletto di Roma in Giselle, con le coreografie di Itamar Serussi Sahar e Chris Haring/Liquid Loft. Per approfondire e trovare nuove chiavi di lettura, il Balletto di Roma ha deciso di affidare questo titolo ai due autori contemporanei Itamar Serussi Sahar e Chris Haring.
Un doppio remake in cui la tragica trama sapientemente si confonde con gli ingredienti della danza di oggi e con le strutture di pensiero della quotidianità contemporanea, e che non vuole riproporre una Giselle narrativa, ma piuttosto tematica, analizzata nella sua attualità e complessità, attraverso i temi cardine della sua vicenda: amore, tradimento e vendetta.
Giovedì 5 aprile sarà la volta di Alessandro Sciarroni, fa i coreografi più interessanti che il panorama italiano abbia espresso negli ultimi anni, con la performance Home alone, destinata essenzialmente a un pubblico di giovani spettatori (sono previste, infatti, due repliche, alle ore 10.30 e alle 18.30), presentata dal Balletto di Roma.
Dopo il grande successo di JOSEPH_Kids, creazione del 2013 presentata in Italia e all’estero in prestigiosi contesti come il Festival d’Automne a Parigi e la Biennale de la Danse a Lione, Alessandro Sciarroni torna a esplorare i temi della multimedialità per gli spettatori più giovani, con una nuova versione dello spettacolo appositamente ideato per la compagnia romana.
La programmazione proseguirà, venerdì 6 aprile, con Romanzo d’infanzia, l’atteso spettacolo dei coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, che rappresenta da venti anni un classico del teatro per l’infanzia, in scena per la prima volta a Napoli.
Romanzo d’infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato a un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini.
In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
La giornata di sabato 7 aprile vedrà il ritorno al Teatro Nuovo di Napoli della Compagnia Zappalà Danza con il nuovo spettacolo Corpo a corpo, che ha debuttato, in prima assoluta, il 23 marzo a Catania, con la coreografia e regia di Roberto Zappalà e i danzatori Gaetano Montecasino e Fernando Roldan Ferrer.
La nuova creazione di Roberto Zappalà “Liederduett”, con debutto previsto per l’estate 2018, è anticipata da alcuni step di “meditazione”.
La prima, Corpo a corpo, indaga la violenza che i corpi subiscono ed esprimono sin dall’inizio della vita. Successivamente, il secondo studio, Simbiosi esplorerà un mondo apparentemente comune a tutti ma praticamente mancante, legato all’intesa, al legame, all’intima unità che dovrebbe esistere tra gli “organismi animali e vegetali”.
La giornata conclusiva della rassegna, domenica 8 aprile, è affidata a Movimento Danza con la performance La teoria dello sciame intelligente, coreografia Gabriella Stazio, con Ana Cotorè, Valeria D’Antonio, Sonia Di Gennaro, Simona Perrella, Luana Rossetti.
La teoria dello sciame intelligente è una live performance in cui i concept compositivi di base si rifanno alla teoria dello Swarm Intelligence, ovvero sulle incredibili capacità di insetti sociali, stormi di uccelli, banchi di pesci, di risolvere problemi complessi grazie ad un’organizzazione senza organizzazione.
Un gruppo di artisti può essere come un banco di pesci o una colonia d’insetti in cui le interazioni tra i soggetti garantiscono la propagazione delle informazioni con un sistema robusto e flessibile?
La rassegna Quelli che la Danza conferma la formula della piattaforma incontro/confronto, occasione unica per giovani coreografi e giovani compagnie, in cui alcuni artisti, al termine della performance, si saranno disponibili per rispondere alle domande del pubblico presente.
Come ogni anno, infine, proporrà un costo contenuto dei biglietti e degli abbonamenti, favorendo, così, la più ampia partecipazione di pubblico, con particolare attenzione rivolta ai giovani.
C.S.