Scandalo rifiuti, la Cassazione conferma: Gesia ed Esogest hanno truffato i comuni di Bellona e di Vitulazio – Dichiarato inammissibile il ricorso dell’indagato Luciano Sorbo contro la decisione del Tribunale del Riesame – Pubblichiamo il testo integrale della sentenza

Scandalo rifiuti, la Cassazione conferma: Gesia ed Esogest hanno truffato i comuni di Bellona e di Vitulazio – Dichiarato inammissibile il ricorso dell’indagato Luciano Sorbo contro la decisione del Tribunale del Riesame – Pubblichiamo il testo integrale della sentenza

BELLONA/VITULAZIO – La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza numero 14324 del 2018 ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’indagato Luciano Sorbo e lo altresì condannato al pagamento delle spese processuali e della somma di duemila Euro alla Cassa delle ammende. Come è noto, il  Tribunale del riesame di  Napoli aveva confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta a carico di Luciano Sorbo, al quale  veniva contestato di avere falsificato i documenti relativi ai rifiuti ricevuti da Gesia S.p.a. ed Esogest Ambiente s.r.I., a lui riconducibili, al fine di truffare i comuni di Bellona e di Vitulazio, per conto dei quali le società suddette effettuavano il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, “la motivazione del Tribunale del riesame appare logica e coerente, avendo messo in luce, quanto al primo motivo che non è in discussione che le operazioni di pesatura siano state effettuate in modo non corretto, anche se non è ancora stato accertato in che modo l’alterazione del peso dei rifiuti abbia avuto luogo; quanto al secondo motivo, che anche per la parte dei formulari non compilata dal personale di Gesia ci doveva essere un controllo da parte dello stesso; quanto al terzo motivo, che la relazione dei consulenti del pubblico ministero prendeva come parametro di comparazione non solo le medie nazionali, ma anche i valori relativi ad altri comuni del casertano aventi le medesime caratteristiche; quanto al quarto motivo, mediante il richiamo a tutti gli elementi di prova raccolti, con la ulteriore considerazione che nel periodo di operatività della società di Sorbo si rilevava un consistente e progressivo aumento dei quantitativi di rifiuti prodotti, cui seguiva una drastica riduzione non appena la truffa veniva alla luce”.

Pubblichiamo il testo integrale della citata sentenza della Corte di Cassazione secondo la quale effettivamente c’è stata la truffa ai danni dei Comuni (cioè ai danni dei cittadini) di Bellona e di Vitulazio.

sentenza-sorbo

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

Commenta con Facebook