CASERTA – Lo scrittore salentino, Paolo Miggiano, torna a Caserta, sua città di adozione per presentare il suo nuovo libro, “NA K14314 Le strade della Mèhari di Giancarlo Siani”, Alessandro Polidoro Editore, con in quarta di copertina un generoso e sincero richiamo alla partecipazione scritto da Roberto Saviano. L’appuntamento è per giovedì 14 giugno alle ore 18 presso la Libreria Feltrinelli di Corso Trieste.
Con l’autore, saranno presenti: Antonio Diana, Imprenditore, figlio di Mario Diana, vittima innocente di camorra e Sergio Tanzarella, storico. L’incontro sarà moderato dalla scrittrice Marilena Lucente. Durante la presentazione, letture di alcuni passi de volume a cura di Roberto Solofria, Teatro Civico 14.
“NA K14314” è la storia di un viaggio molto particolare. Quello della Citroën Méhari appartenuta a Giancarlo Siani, il cronista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli, ucciso dalla camorra, proprio a bordo della sua “spiaggina”, il 23 settembre 1985. Un viaggio iniziato, o forse sarebbe meglio dire ripreso, il 23 settembre 2013, 28 anni dopo l’omicidio del giovane giornalista. Quel giorno la Mèhari fece il percorso che avrebbe dovuto compiere il 24 settembre 1985, se la “camorra nostra”, violenta e brutale, non avesse posto fine all’esistenza di Giancarlo: dal Vomero, dove il cronista abitava, fino a via Chiatamone, presso la sede del quotidiano “Il Mattino”, il giornale per il quale Giancarlo, ancora “abusivo”, scriveva da anni e raccontava fatti di camorra e non solo.
Paolo Miggiano ci racconta non solo la cronaca del viaggio della Mehari di Giancarlo Siani di questi ultimi cinque anni, ma soprattutto il senso, il suo essere portatrice di istanze finalizzate a una reale, concreta ed equa tutela giuridica di tutte le vittime dei reati, secondo quanto prescrive la normativa europea, e il suo essere simbolo della libertà di stampa, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo.
Il viaggio della Mèhari cattura e rapisce perché racconta storie di persone normali, che la ferocia del crimine ha reso eccezionali loro malgrado. E perché evidenzia quanto sia fondamentale proseguire senza soluzione di continuità l’impegno nella lotta alle mafie, attraverso il coinvolgimento sinergico di istituzioni, associazioni e cittadini. Di tutti. Nessuno escluso.
C.S.